Canile di Donnici, dopo i video l`Oipa sospende un volontario
COSENZA Dopo i video, ecco i primi strascichi della polemica sul canile di Donnici. Nascono in seno all`Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Cosenza. La diffusione delle immagin…

COSENZA Dopo i video, ecco i primi strascichi della polemica sul canile di Donnici. Nascono in seno all`Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Cosenza. La diffusione delle immagini ha avuto una prima conseguenza: la sospensione per due mesi di un volontario dell`associazione. Una misura in qualche modo “richiesta” dal sindaco della città dei Bruzi, Mario Occhiuto, che, nei giorni successivi alla pubblicazione dei filmati, aveva spiegato che si sarebbe attivato per individuare i responsabili dell`“intrusione” nel canile.
Per l`Oipa la ricerca è finita con la comunicazione della sospensione, disposta del coordinatore regionale delle guardie ecozoofile, Mario Morelli. Comunicazione in cui si fa riferimento a «un comportamento altamente scorretto verso i responsabili e di sfiducia verso l`associazione Oipa e verso le istituzioni», prefigurando «la possibile denuncia da parte del Comune di Cosenza per violazione di domicilio e per introduzione illecita nella parte sanitaria del canile comunale di Donnici».
La decisione ha causato la reazione del volontario sospeso. Primo atto: una lettera in cui si chiede a Morelli il ritiro del provvedimento («non vedo da dove si possa ricavare che sia io l`autrice del video pubblicato») e nella quale si ribadisce che «nel filmato vi sono, inoppugnabilmente documentate, una serie di carenze ascrivibili alle modalità di gestione del canile, in quanto privo di personale e di ogni forma di controllo ma, soprattutto, il gravissimo stato di abbandono, se non di maltrattamento, degli animali, costretti in celle invase dalle loro deiezioni, privi di acqua, indotti a una anomala coprofagia». Per il volontario Oipa sospeso, «è ben strano che l`organizzazione, invece di protestare e chiedere più attenzione e professionalità all`ente gestore del canile, cioè al Comune di Cosenza, intenda sanzionare chi, con senso di responsabilità e dovere civico, si ritiene abbia documentato una situazione non tollerabile».
La polemica, dunque, si sposta all`interno dell`associazione, ma minaccia di arrivare nelle aule del Tribunale cittadino. Alla paventata (da Morelli, nel provvedimento di sospensione) denuncia da parte del Comune di Cosenza, il volontario risponde spiegando di essersi consultato con il suo legale di fiducia (si tratta di Enzo Paolini, leader dell`opposizione a Palazzo dei bruzi, che ha già chiesto le dimissioni dell`assessore all`Ambiente, Martina Hauser, per la questione del canile), che, «mi ha rappresentato la concreta possibilità che, una volta visionato il video, la Procura della Repubblica possa avviare indagine nei confronti dei responsabili del canile per i reati connessi all`abbandono del posto di lavoro e al maltrattamento di animali».