Processo Lanzino, ennesimo rinvio
COSENZA Ennesimo rinvio del processo per il barbaro delitto della giovane studentessa di Rende, Roberta Lanzino, uccisa il 26 luglio del 1988 sulla strada di Falconara Albanese mentre si stava recand…

COSENZA Ennesimo rinvio del processo per il barbaro delitto della giovane studentessa di Rende, Roberta Lanzino, uccisa il 26 luglio del 1988 sulla strada di Falconara Albanese mentre si stava recando al mare. L`udienza prevista per oggi, 18 ottobre, è stata aggiornata al prossimo 21 novembre quando saranno sentiti Giuseppe e Pasquale Frangella. I due, accusati e poi assolti nel primo processo, dovevano essere ascoltati come testimoni già lo scorso luglio ma l`udienza del processo che si sta celebrando in Corte d’Assise, nel tribunale di Cosenza, è stata rinviata a ottobre per lo sciopero degli avvocati. E oggi si è registrato l`ennesimo stop per un impedimento del presidente del collegio giudicante, Antonia Gallo, assente per motivi personali.
Un processo tormentato che è entrato nel vivo solo negli ultimi mesi ma che potrebbe – il condizionale è d`obbligo – subire un`ulteriore frenata. Anzi, addirittura ricominciare da zero. Il giudice Gallo è stata trasferita e se non dovesse essere applicata al processo tutto potrebbe ricominciare dall`inizio. Un`ipotesi che si spera di scongiurare considerati i tempi infiniti del processo che si sta ancora celebrando a distanza di oltre vent`anni dall`assassinio di Roberta.
Una delle udienze centrali, fino a questo momento, ha visto la deposizione, lo scorso marzo, di Franco Pino, un tempo incontrastato boss del Cosentino e ora collaboratore di giustizia. Con tono pacato ma deciso, per oltre quattro ore, il pentito ha risposto a tutte le domande del collegio giudicante (Gallo presidente e Vincenzo Lo Feudo giudice a latere). Sono state proprio le sue dichiarazioni a far riaprire il processo. Pino ha ribadito di aver appreso da Marcello e Romeo Calvano l’identità degli autori dell’assassinio della studentessa: «Roberta Lanzino è stata violentata e uccisa da Luigi Carbone e Franco Sansone a Falconara Albanese. Si era fermata o perché le si era rotto il motorino o per chiedere un’informazione».
Carbone – che gli inquirenti ritengono morto anche se non è stato mai trovato il corpo –, assieme a Franco Sansone, è accusato di aver ammazzato Roberta. Mentre lo stesso Franco Sansone, il fratello Remo e il padre Alfredo sono ritenuti gli assassini di Luigi Carbone che – secondo l’accusa – sarebbe stato eliminato proprio da Franco con la complicità del fratello e del padre perché temeva che volesse rivelare qualcosa sul delitto Lanzino.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Enzo Belvedere, Armando Veneto, Sergio Calabrese, Ornella Nucci, Marina Pasqua e Elena Coccia. Si torna in aula il prossimo 21 novembre in attesa di conoscere le sorti di questo processo.