«Strutture per minori alla fame»
COSENZA «Dopo la nostra denuncia drammatica che le case famiglia e i centri di accoglienza per minori della provincia di Cosenza sono, ormai, alla fame a causa dei tre anni di ritardi da parte del Co…

COSENZA «Dopo la nostra denuncia drammatica che le case famiglia e i centri di accoglienza per minori della provincia di Cosenza sono, ormai, alla fame a causa dei tre anni di ritardi da parte del Comune di Cosenza e della Regione nell`erogazione delle rette spettanti per legge a questi istituti per ogni bambino ospitato che rimangono, comunque le più basse d`Italia (solo 31 euro pro-capite), non abbiamo registrato nessuna reazione, nessuna dichiarazione da parte delle istituzioni e da parte di chi le rappresenta. E` una vergogna». Lo afferma, in una nota, il presidente del Coordinamento provinciale delle case famiglia e servizi per minori (Co.Pro.S.Mi) Gianni Romeo. Il Coordinamento ha promosso, per domani alle 10.30, insieme agli altri rappresentanti e agli operatori delle strutture di accoglienza per minori della provincia di Cosenza, un sit-in di protesta in Piazza dei Bruzi a Cosenza. «Finora – ha aggiunto Romeo – abbiamo avuto la solidarietà dei consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, che ha subito preso a cuore la nostra battaglia ed ha preparato un`interrogazione urgente da sottoporre al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, e dai consiglieri regionali Bruno Censore, Antonino De Gaetano e Ferdinando Aiello che, insieme allo stesso Guccione, hanno stilato un ordine del giorno che sarà presentato nel corso della seduta del Consiglio regionale fissata per mercoledi` prossimo. Per il resto, solo silenzio. Un silenzio tombale. Tutto cio` conferma l`indifferenza totale e la scarsa attenzione che i nostri politici hanno verso le problematiche di natura economica e gestionale in cui versano le strutture che accolgono i minori disagiati e bisognosi di aiuto e soprattutto privi di una famiglia idonea. Evidentemente contiamo poco sul piano elettorale. Probabilmente con i loro silenzi e con la loro indifferenza pensano di scoraggiarci e di metterci a tacere una volta per tutte. Non hanno capito nulla. Noi continueremo a lottare con tutte le nostre forze per affermare il diritto all`esistenza di questi bambini, nati sfortunati ma capaci, se sostenuti, di riprendere in mano il proprio destino, e nessuno ci potra` fermare. Non ci fermeremo davanti al silenzio di chi non vuole ascoltare una richiesta, non di aiuto, ma di collaborazione al fine di ridefinire, seguendo criteri di qualita`, il servizio offerto da tali strutture che non puo` essere piu` `quantificato` dalla Regione Calabria in una retta omini-comprensiva di 31 euro che è la più bassa in Italia».