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"Minotauro", il processo resta a Torino

TORINO Resta a Torino il maxi processo Minotauro, relativo alla presenza della `ndrangheta in Piemonte, ma il Comune di Leinì (Torino) non può costituirsi parte civile contro l`unico politico imputat…

Pubblicato il: 26/10/2012 – 11:06
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"Minotauro", il processo resta a Torino

TORINO Resta a Torino il maxi processo Minotauro, relativo alla presenza della `ndrangheta in Piemonte, ma il Comune di Leinì (Torino) non può costituirsi parte civile contro l`unico politico imputato, il suo ex sindaco Nesio Coral. Sono queste le prime decisioni prese dal Tribunale riunito nell`aula bunker delle Vallette. Il Comune di Leinì è stato escluso per una questione formale. La richiesta di altre amministrazioni (tra le quali Regione Piemonte) invece è stata accolta.
Il Tribunale di Torino ha ammesso oggi la costituzione di parte civile dell`associazione Libera di don Luigi Ciotti nel processo “Minotauro” contro la `ndrangheta in Piemonte. Per l`associazione, già parte civile in altri processi contro i clan mafiosi, è la prima volta al nord Italia. «Il riconoscimento di parte civile nel processo in corso a Torino – ha detto don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera – è un segnale molto importante. Non basta essere società civile, bisogna essere responsabili e i cittadini vogliono fare la loro parte. Democrazia e partecipazione sono due modi per dare cittadinanza e cittadinanza vuol dire corresponsabilità perché il problema più grave non è solo chi fa il male ma soprattutto quanti guardano e lasciano fare».
«La presenza criminale mafiosa – ha aggiunto – ferisce l`intera società, le mafie rubano il futuro, la vita delle persone ed è giusto rendere conto di questo. Nel rispetto dei ruoli la giustizia deve fare il suo corso, noi vogliamo fare la nostra parte con il coraggio della denuncia e la forza della proposta perché non c`è giustizia senza verità e noi vogliano incoraggiare la ricerca di verità».  
Gli imputati sono scesi da 75 a 73 perché uno ha chiesto di patteggiare la pena e la sua posizione è stata stralciata; per un altro, un imprenditore che in passato è stato già al centro di un`indagine della Dia per sospetti di riciclaggio, il Tribunale ha annullato il decreto di rinvio a giudizio (bisognerà dunque rifare l`udienza preliminare) per una questione tecnica. Il processo riprenderà la prossima settimana con i primi testimoni dell`accusa.

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