Le "fibrillazioni" del Pd cosentino

COSENZA Il clima di pace nel Pd cosentino già vacilla e questa volta il motivo del dissenso non sono le primarie, né le regole per farle, ma il futuro del partito che verrà. Infatti il dibattito cittadino potrebbe riaccendersi sulle scelte strategiche da assumere in vista degli appuntamenti elettorali, che in una prospettiva più locale riguardano la natura degli atteggiamenti da avere nei confronti della giunta Occhiuto. Da una parte infatti si alza la voce di quanti considerando strategica l’alleanza con l’Udc, proiettano, come è giusto, questa prospettiva in chiave regionale. È la posizione, ad esempio di Mario Maiolo, per il quale occorre lavorare sin da adesso per la costruzione, in questo senso, di una alternativa a Scopelliti. Una strategia che dovrebbe riguardare anche il comune di Cosenza.
E qui si innesca la preoccupazione di Marco Ambrogio, uno dei consiglieri maggiormente impegnati sul fronte dell’opposizione al sindaco Occhiuto e soprattutto nella costruzione di una alternativa alla compagine del centrodestra che governa la città. Inquietudini che, tra le altre cose, sono emerse nel corso dell’incontro che Ambrogio ha organizzato assieme a Franco Laratta e ad alcuni giovani amministratori del Pd, come Armando Garofalo, assessore di Castrovillari e Vincenzo Pugliano, di Amantea. In particolare il successo raggiunto a Castrovillari, costruito grazie al coinvolgimento dal basso dei cittadini, è stato indicato come la via maestra per affermare una partecipazione dal basso.
Marco Ambrogio, per quanto riguarda l’impegno politico del Pd, ha tenuto a fugare ogni dubbio o ipotesi riguardo «all’interesse verso qualche poltrona in Comune», ribadendo invece che un eventuale punto di sintesi con l’Udc, «che oggi governa la città con una alleanza di centro destra», è immaginabile soltanto a chiusura dell’esperienza amministrativa del sindaco Occhiuto.