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Centrale Mercure, i comitati attaccano gli ambientalisti

LAINO BORGO «Oltre trecento tra rappresentanti sindacali di Flaei-Cisl, Filtcem-Cgil, Uilcem-Uil, lavoratori dell`indotto, della centrale, della filiera del legno e dei comitati per la riattivazione…

Pubblicato il: 05/11/2012 – 19:23
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Centrale Mercure, i comitati attaccano gli ambientalisti

LAINO BORGO «Oltre trecento tra rappresentanti sindacali di Flaei-Cisl, Filtcem-Cgil, Uilcem-Uil, lavoratori dell`indotto, della centrale, della filiera del legno e dei comitati per la riattivazione della centrale Enel del Mercure e “Si Mercure” partecipano oggi alla riunione della Comunità del Parco del Pollino che delibererà sulla riattivazione dell`impianto rinnovabile situato nella Valle del Mercure». E` quanto scritto in una nota dei comitati che si battono per il rilancio della centrale a biomasse. «I favorevoli alla riattivazione – prosegue la nota – hanno voluto offrire un segno tangibile di quanto la popolazione creda nella riattivazione dell`impianto visto come una reale opportunità di sviluppo per il territorio. Grazie alla centrale a biomasse vergini si potrà rilanciare l`economia della Valle e stimolare la crescita dell`occupazione, dell`imprenditoria legata alla filiera del legno, al piccolo commercio, al settore alberghiero, generando opportunità di lavoro per centinaia di persone. Uno sparuto gruppo di ambientalisti sta interrompendo ripetutamente il regolare svolgimento della riunione della Comunità del Parco e il suo presidente con l`obiettivo di impedirne il regolare e civile svolgimento». I rappresentanti dei due comitati hanno affermato che «questa sera sembra di essere tornati agli anni venti. E` vergognoso come una ventina di finti ambientalisti, non avendo argomenti di discussione, da dieci anni perseguono interessi personali e mancano ripetutamente di rispetto alle regole basilari del vivere civile e della democrazia. L`unico obiettivo, consapevoli che la centrale rispetta ambiente, salute e rappresenta un`opportunità per tutti, è quello di cercare di ritardarne ancora l`entrata in esercizio. Sono passati dieci anni e non è possibile continuare ad essere vittime di certi soprusi, comportamenti incivili e anti-democratici. Un ringraziamento da parte nostra a tutti gli oltre 300 lavoratori e componenti del comitato per il loro comportamento sempre civile anche di fronte a tanta arroganza».

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