Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 20:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Tabacci e Loiero, il nuovo centro

«Siamo qui per una scelta di partecipazione in un momento difficilissimo del Paese». Così Agazio Loiero spiega la scelta di Autonomia e diritti di sostenere Bruno Tabacci nelle primarie del centrosin…

Pubblicato il: 18/11/2012 – 16:25
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Tabacci e Loiero, il nuovo centro

«Siamo qui per una scelta di partecipazione in un momento difficilissimo del Paese». Così Agazio Loiero spiega la scelta di Autonomia e diritti di sostenere Bruno Tabacci nelle primarie del centrosinistra. L`attuale assessore al Bilancio del Comune di Milano ringrazia «l`amico» Agazio per il sostegno nella battaglia per aver «un centro che sia una gamba forte della coalizione». Ad accompagnare Tabacci c`è Fabrizio Criscuolo, ma gli onori di casa spettano a Bianca Rende che presenta il candidato come  «espressione del centrismo, senza la sua partecipazione il centrosinistra sarebbe rimasto troppo sbilanciato».
L`ex governatore Agazio Loiero si dice convinto che «la scelta di partecipare alle primarie sia legittima, quando sono andato via dal Partito democratico ho detto che comunque sarei rimasto nel centrosinistra e resto coerente con quella scelta». E la federazione con l`Mpa è già finita? Niente affatto, incalza Loiero, «ci siamo visti con Lombardo e nulla è cambiato, ma essere federati permette di avere autonomia». Nell`imminente battaglia per le primarie l`ex presidente ha dalla sua «ex Dc, socialisti, ex comunisti anche. Questo mondo che arriva dalla Prima Repubblica vuole fare – dice rivolgendosi a Tabacci – una battaglia insieme a te. Non immaginiamo più una storia come con Prodi, con ministri che la mattina erano in piazza e la sera erano a Palazzo Chigi. Questa area – è sicuro Loiero – non esiste più». Prima di concludere non risparmia una stoccata al governatore Scopelliti. «Da più parti si dice che l`attuale governatore voglia candidarsi alla Camera per i motivi che tutti conosciamo. Spero non sia così, dopo tutte le promesse e gli slogan della campagna elettorale sarebbe un`offesa ai calabresi». L`attenzione poi torna sulla sfida del 25 novembre. «Riteniamo – ha concluso Loiero -, se le condizioni di voto saranno tranquille, di poter fare la nostra parte in Calabria».
Il ragionamento di Tabacci parte proprio dalla competizione con Bersani, Renzi, Puppato e Vendola. «Le primarie
cadono in un momento particolare e complesso e c`é bisogno di
avere lucidità dopo un ventennio in cui il nostro Paese ha perso il senso della visione. Il mondo nel frattempo è cambiato e noi siamo ancora con la testa ripiegata all`indietro». La risposta non può essere affidata agli “uomini della provvidenza”. Il riferimento è a Beppe Grillo, «un pifferaio, ma anche a Luca Cordero di Montezemolo, «già nel 2005 sostenni che avrebbe dovuto fare una scelta distinguendo gli interessi privati e, allora, gli avevo suggerito di assumere un`iniziativa. Ormai però – ha aggiunto – sono passati sette anni da allora e il campo è stato sgombrato dal lavoro che ha fatto Mario Monti». A chi gli chiede di Casini e delle altre meteore dell`universo centrista, Tabacci replica secco: «Si esca allo scoperto: io ho fatto una scelta senza paracadute. Troppo facile scegliere dopo in base alle utilità». L`ultima parte del suo discorso la dedica al Mezzogiorno e alla Calabria: «Sono convinto che nessuno debba essere lasciato indietro, anzi ritengo che il Sud sia strategico per il futuro dell`Italia. Potrebbe diventare il punto di forza così come lo sono stati i Lander dell`est per la Germania. I calabresi però devono riflettere sulle tante occasioni perse».

Argomenti
Categorie collegate

x

x