PRIMARIE | La Calabria “incorona” Bersani

LAMEZIA TERME Migliorando i dati del primo turno, la Calabria diventa la regione più bersaniana d’Italia. Sul risultato non incide il diffuso calo dell’affluenza. Il leader del Pd consolida il successo della domenica precedente prevalendo nettamente (con oltre il 74%) sullo sfidante Matteo Renzi (che supera di poco il 25%). Per Bersani, insomma, arriva l’incoronazione a candidato-premier per la coalizione di centrosinistra. La tendenza per il segretario democrat è apparsa evidente già dai primi dati arrivati a Lamezia Terme, nella sede regionale del partito, dai Comuni calabresi più piccoli. Il popolo del centrosinistra made in Calabria, dunque, non è stato affascinato dalla rottamazione proposta dal sindaco di Firenze e premia con una messe di consensi Bersani. D’altronde era davvero difficile attendersi un risultato diverso considerato che la totalità dei parlamentari, consiglieri regionali e presidenti di Provincia era impegnata a sostenere la corsa del segretario. A loro vanno aggiunti i vendoliani di Sel e i centristi di Api e i seguaci di Agazio Loiero che al primo turno avevano votato per Bruno Tabacci. Tra i tanti numeri che hanno contrassegnato questa domenica di ballottaggio si segnalano quelli di Vibo Valentia: qui Bersani supera addirittura l’84% delle preferenze. Più limitato il successo a Cosenza (73%), Catanzaro (75%), Crotone (69%) e Reggio Calabria (72%).
«Quello ottenuto dal segretario in Calabria – spiega un raggiante D’Attorre – non è il risultato ottenuto da un’ammucchiata di forze e personaggi politici. Se gli elettori avessero avuto questa percezione ci avrebbero punito in maniera clamorosa».
Raggiunto il successo, ora inizia nel Pd calabrese una fase che nessuno è in grado di immaginare. Un tema tra tutti: la scelta dei candidati al Parlamento. Bersani, e con lui il commissario Alfredo D’Attorre, hanno a più riprese sottolineato la volontà di «far girare la ruota», aprendo al rinnovamento e dando spazio ai territori. Ma non sarà facile conciliare questa volontà con le aspirazioni dei tanti colonnelli che in queste primarie hanno lavorato per assicurare la vittoria del segretario.