Beppe Grillo contro tutti
Piazza Camagna piena. Circa duecento persone accorse per l`appuntamento di Beppe Grillo a Reggio Calabria per il “Firma Day”, la raccolta di firme utili per le elezioni politiche. È il Grillo di semp…

Piazza Camagna piena. Circa duecento persone accorse per l`appuntamento di Beppe Grillo a Reggio Calabria per il “Firma Day”, la raccolta di firme utili per le elezioni politiche. È il Grillo di sempre quello che in riva allo Stretto ha attaccato tutto e tutti. È partito dalla legge di stabilità, scritta, secondo il leader del movimento 5 Stelle, da «dei pazzi in libertà».
«Ieri sera, – aggiunge – la Legge è stata approvata dalla Commissione di Bilancio del Senato con le opportune modifiche dell`ultim`ora per amici, parenti, lobby e quant`altro. La scrittura del testo pur nella sua oscurità montiana, nel suo stile kafkiano, nella sua neolingua propria dei burosauri, non riesce a rendere il minestrone legislativo di Rigor Montis del tutto intellegibile. Qualcosa trapela, dagli indizi si riesce a dedurre qualche dato. E quello che si capisce è sconvolgente. I cittadini contribuenti sono loro a pagare la Finanziaria, hanno diritto a un documento comprensibile, di non piu` di dieci pagine, con nuove spese, tagli e motivazioni in termini di ritorni sociali e economici di ogni articolo. Troppo complicato per il governo dei tecnici?».
Grillo critica i «tagli alla sanità», ridotti «di 600 milioni per il 2013 e di un miliardo di euro a partire dal 2014. Tagli necessari per finanziare l`editoria fallita, con un incremento di 40 milioni rispetto all`anno precedente, e l`inutile Tav in Val di Susa, con due miliardi e 200 milioni in 15 anni». Di contro «i fondi per le università sono stati incrementati di soli 100 milioni contro i 400 previsti. Per risparmiare si spengono anche i lampioni, si torna ai secoli bui per favorire la criminalità». Questo modo di governare, secondo Grillo, porta a una semplice equazione: «meno salute, meno istruzione, più cemento, più Stato biscazziere, più pennivendoli a pagamento».
Si scaglia, quindi, con i giornali: «Taglieremo le sovvenzioni alla politica e all`editoria. Se vogliono fare i giornali se li paghino». Ne ha anche per Berlusconi: «È uscito dal sarcofago, è giallo, sembra un cinese andato a male. Il nano malefico ha detto che vuole fare una legge contro la casta, lui? Ci copia, ci copiano tutti, ma va benissimo».
E infine si è rivolto ai reggini invitandoli a firmare nel banchetto allestito dal movimento: «Sono venuto a portarvi un messaggio nella disperazione totale, ma c`è una speranza, c`è sicuramente. Qui siete commissariati, ma sta succedendo in tutta Italia, è un sistema che sta crollando. I movimenti si creano dal basso è da sei anni che lavoriamo sul territorio. Io sono qui per prendere le firme, perché hanno accelerato i tempi, talmente in fretta che siamo in difficoltà, gli unici. Perché siamo gli unici che dobbiamo raccogliere le firme una per una, gli unici a doverle vidimare con un pubblico ufficiale e ogni firma poi dovrà essere vidimata dal comune di origine che certifica la residenza di chi ha firmato. Ce la faremo ma i tempi sono quello che sono». «Se 100 persone del Movimento – ha concluso Grillo – entrano in Parlamento saranno sentinelle, garantiranno una luce pazzesca: è finita cosa nostra».