Primarie Pd, la deroga arriva solo per pochi

LAMEZIA TERME Al Nazareno la riunione è finita quando ormai la mezzanotte era passata già da un pezzo. Non è stato facile per i componenti del comitato elettorale nazionale del Pd portare a termine il lavoro di scrematura e analisi delle richieste di deroga arrivate da tutta Italia. E alla fine, anche per la Calabria, non sono mancate le sorprese. Come quella relativa alla “bocciatura” del capogruppo del partito alla Regione Sandro Principe. Per lui, così come per gli altri consiglieri regionali Antonio Scalzo e Piero Amato, non ci sarà nessuna candidatura al Parlamento. L’organismo presieduto da Enrico Letta (e del quale fanno parte i capigruppo di Camera e Senato) non ha accordato loro la richiesta di deroga per poter partecipare alle primarie in programma in questa regione per sabato 29 dicembre. Il via libera, invece, è arrivato solo per altri tre rappresentanti democrat di Palazzo Campanella: Mario Maiolo, Bruno Censore e Demetrio Battaglia. A loro va aggiunto pure (rappresenterà i renziani in provincia di Cosenza) il sindaco di Diamante Ernesto Magorno che aveva bisogno del lasciapassare romano in quanto primo cittadino di un centro superiore ai cinquemila abitanti. Assieme ai consiglieri regionali, la richiesta di deroga per partecipare alle primarie parlamentari l’aveva avanzata anche l’eurodeputato Mario Pirillo che, però, nella giornata di ieri, ha repentinamente mutato orientamento, chiamandosi fuori dalla competizione.
Sistemata la questione deroghe (almeno per il momento anche se al momento non è possibile prevedere se ci saranno ulteriori fibrillazioni), ora l’attenzione si sposta sui nomi che saranno inseriti in lista nella “quota riservata” (i prescelti non dovranno affrontare le primarie) spettante al segretario Bersani. I nomi che continuano a circolare, in questo senso, sono sempre gli stessi: Nico Stumpo, Alfredo D’Attorre, Marco Minniti e un rappresentante del Psi che, con tutta probabilità, risponde al nome di Luigi Incarnato.