Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 21:52
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Il sindaco di Saracena incita alla "rivolta fiscale"

SARACENA Incita alla “rivolta fiscale“ contro lo Stato “per il taglio dei trasferimenti agli enti locali“. E` la protesta attuata da Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena. “Tratteniamo i c…

Pubblicato il: 26/12/2012 – 16:38
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Il sindaco di Saracena incita alla "rivolta fiscale"

SARACENA Incita alla “rivolta fiscale“ contro lo Stato “per il taglio dei trasferimenti agli enti locali“. E` la protesta attuata da Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena. “Tratteniamo i contributi Irpef destinati allo Stato – afferma in una nota – e utilizziamoli per pagare fornitori e piccole aziende che hanno fatto fiducia al Comune e le cui fatture non vengono saldate da mesi e anni“. “E le funzioni di ufficiali di governo? – aggiunge -. Restituiamole ai prefetti. Dobbiamo ribellarci e diventare artefici di una nuova democrazia dal basso. Vengano i prefetti – a celebrare matrimoni e a gestire i servizi di stato civile. Ci rifiutiamo di farci carico di servizi per conto dello Stato. Secondo Gagliardi, “il Patto di stabilità è uno strumento inefficace, che penalizza i Comuni virtuosi e non tocca i viziosi. Non risolve alcun problema, non impedisce l`insolvenza, non distingue la qualità della spesa e gli investimenti. Il cittadino è costretto a subire la beffa, oltre al danno. L`ultimo trasferimento statale al comune di Saracena, giunto come sempre in ritardo, era dimezzato rispetto al previsto. Non sono stati trasferiti circa 100mila euro di quelli attesi e dovuti. Abbiamo deciso, quindi, di trattenere i 31 mila euro previsti per pagare, il 15 dicembre, l`Irpef dei dipendenti. A questa cifra sono state aggiunte circa 23 mila euro prelevate dalla cassa comunale. In questo modo è stato possibile pagare le fatture scadute che erano in sospeso. Abbiamo disubbidito ad ordini evidentemente ingiusti e cosi` stiamo facendo circolare liquidità sul territorio. Stiamo pagando aziende, a loro volta con dipendenti e quindi con famiglie. E faremo così anche a gennaio e a febbraio. Poi chiederemo allo Stato il conguaglio per tutti i trasferimenti non fatti“. “Se tutti i sindaci facessero la stessa cosa – conclude Gagliardi – si potrebbe ridurre la sofferenza di liquidità del sistema produttivo nazionale. Questa è una protesta fiscale riservata ai Comuni virtuosi, come il nostro“.

Argomenti
Categorie collegate

x

x