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Uccide moglie e cognata, marito in coma farmacologico

IMPERIA Ha ucciso la moglie perché se ne voleva andare, ha ucciso la sorella di lei perché appoggiava la decisione della donna di scappare da un uomo come violento. E poi ha cercato di togliersi la v…

Pubblicato il: 27/12/2012 – 16:54
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Uccide moglie e cognata, marito in coma farmacologico

IMPERIA Ha ucciso la moglie perché se ne voleva andare, ha ucciso la sorella di lei perché appoggiava la decisione della donna di scappare da un uomo come violento. E poi ha cercato di togliersi la vita. È in coma farmacologico Santino Putrino, 45 anni. L`uomo di origini calabresi, floricoltore in un borgo campestre alle spalle di Bordighera, al termine dell`ennesima scenata nel giorno di Santo Stefano ha imbracciato uno dei suoi fucili da caccia e ha inseguito le due donne.  

IL MARITO IN COMA FARMACOLOGICO
Dopo un intervento chirurgico in sala operatoria all’ospedale San Martino di Genova, durato oltre sei ore, Santino Putrino si trova in coma farmacologico e le sue condizioni sono ancora gravissime. Il 26 dicembre dopo il massacro, in ospedale a Bordighera era stato portato da alcuni parenti a bordo della sua Panda.

LA FURIA OMICIDA NEL GIORNO DI SANTO STEFANO
Prima ha preso di mira la cognata Franca, 54 anni, e le ha sparato alla nuca freddandola sul colpo, poi ha cercato la moglie Olga, 51 anni, anche lei calabrese, che si nascondeva nella serra. Quando Olga si è messa a correre per scappare dalla furia di Santino, le ha sparato nella schiena. Quando ha visto la moglie agonizzante a terra, Santino Putrino ha probabilmente realizzato ciò che aveva fatto. Così ha caricato nuovamente il fucile, l`ha appoggiato al ventre e ha fatto fuoco. Non è morto: soccorso da alcuni vicini, è stato trasferito all`ospedale di Ventimiglia e poi, viste le condizioni gravissime, al San Martino di Genova. È questo l`epilogo di un matrimonio finito da tempo. Olga Ricchio Putrino aveva chiesto più di una volta ai carabinieri di togliere i fucili da caccia al marito perché, diceva, «è un uomo violento». Ma i fucili non glieli hanno tolti mai a Santino. E sua moglie aveva paura. E quando questa paura è diventata insopportabile, quando le scenate sempre più violente hanno sfinito Olga Ricchio, è maturata la decisione di andarsene. La prima a volere che Olga lasciasse la casa è stata sua sorella, Franca. La sorella maggiore, alla quale Olga confidava la voglia di ricominciare lontano da Santino. Ma Santino non voleva sentir parlare di separazione e tantomeno di divorzio. Così le feste di Natale hanno funzionato da amplificatore ai problemi della coppia ed è iniziata la fine. Quando sono arrivati i carabinieri chiamati dai vicini, hanno visto la mattanza. Franca con la testa squarciata dalla fucilata, dietro al garage nel cortile. Olga con una vasta ferita alla schiena che l`ha uccisa sul colpo. Il fucile era lì, abbandonato nella serra: questo, dicono gli inquirenti, porta a far pensare che Santino abbia ucciso prima Franca e poi Olga. Sarà l`autopsia sulle due donne disposta dal magistrato di turno Marco Zocca a chiarire la dinamica. Oltre al fucile da caccia, calibro 12, regolarmente detenuto, nella macchina di Santino Putrino è stata ritrovata anche una pistola modello 765.

LE VACANZE ESTIVE IN CALABRIA E IL TENTATIVO DI SUPERARE UN TRADIMENTO
Prima dell’estate la moglie aveva scoperto il tradimento del marito con un’altra donna. Santino si era allontanato da casa per qualche giorno in un paio di occasioni. Poi la riconciliazione e le vacanze insieme, quest’estate, in Calabria, regione originaria dei due coniugi. A novembre scorso, però, la decisione di Olga di andar via di casa trovando rifugio dalla sorella Franca. A questo punto ha inizio l’attività di convincimento del marito per farla ritornare con messaggi, telefonate e minacce, più o meno velate, portate verbalmente, contro cui però la donna non avrebbe sporto querela ufficialmente. Il 4 dicembre scorso la donna, in compagnia della sorella Fulvia (unica delle sorelle rimaste in vita), si era recata dal maresciallo dei carabinieri di Vallecrosia per segnalare l’insistenza del marito. Di qui la diffida a Putrino da parte delle forze dell’ordine. Ancora pochi giorni fa, l`antivigilia di Natale, il 23 dicembre, le due donne, Olga e Franca, si erano chiuse in casa e avevano richiesto l`intervento di una pattuglia dei carabinieri perché il marito, in compagnia del figlio 18enne Angelo, si era recato nella villetta di via Gallina per riportare la moglie a casa. Al loro arrivo però i carabinieri hanno trovato solo le due donne. Ma anche qui, forse per via del figlio, la donna non ha fatto denuncia.

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