La "rinascita" di Reggio
REGGIO CALABRIA Potrebbe essere veramente una nuova fase per la città dello Stretto, una rinascita sofferta in grado di seppellire definitivamente il vecchio modo di far politica a Reggio Calabria. I…

REGGIO CALABRIA Potrebbe essere veramente una nuova fase per la città dello Stretto, una rinascita sofferta in grado di seppellire definitivamente il vecchio modo di far politica a Reggio Calabria. Il movimento “Reggio non tace”, dopo una lunga “battaglia” a colpi di carte bollate con la precedente amministrazione comunale – poi sciolta per contiguità mafiosa –, ha ottenuto la sua prima vittoria. L`11 gennaio la sala “Versace” del Cedir ospiterà l`assemblea pubblica imperniata sui temi della legalità, della trasparenza e della partecipazione. Un successo ottenuto a fatica, a causa della reticenza dell`ex sindaco Arena e della sua giunta, che nei mesi scorsi sono arrivati al punto di impugnare davanti al Consiglio di Stato una sentenza del Tar, pur di non consentire lo svolgimento dell`assemblea.
La svolta è arrivata lo scorso 6 dicembre, con il decreto delle terna commissariale che di fatto introduce uno strumento democratico innovativo in quella stessa città che “vanta” la triste nomea di primo capoluogo di provincia i cui rappresentanti istituzionali siano stati “destituiti” a causa dei gravi condizionamenti della criminalità organizzata.
Ieri il coordinamento di Rnt ha invitato i reggini a «un moto di orgoglio» finalizzato all`ideazione di un «nuovo modo di gestire la città, tale da evitare per il futuro il ripetersi di comportamenti che ne hanno compromesso soprattutto la qualità, la quantità e la sostenibilità economica dell`erogazione di servizi». Serve un riscatto sociale, utile anche alla nuova classe politica che la città saprà esprimere nei prossimi anni.
Il commissariamento del Comune, giocoforza, farà mancare il tanto atteso confronto con la precedente classe politica, che «ha fallito, e non solo per la mancata convocazione dell`assemblea già disposta dal Tar, ma soprattutto per lo scioglimento e la possibilità concreta del dissesto economico, che noi avevamo già annunciato», chiosa Francesco Perrelli, membro del coordinamento di Rnt. Ma se il prefetto Panico non è Arena, per via di una nomina avvenuta per decreto e non per scelta democratica, restano comunque sul piatto le proposte che il movimento reggino avanza ormai da tempo. «Noi proponiamo un nuovo modello di gestione della cosa pubblica, partecipativo, che possa essere esemplare in Italia per altre realtà simili alla nostra», spiega ancora Perrelli. Il paradigma prevede soprattutto il coinvolgimento diretto della gente nelle scelte amministrative. «I commissari dovranno confrontarsi con i cittadini. A partire dalla conferenza programmatica per l`approvazione del bilancio preventivo 2013 e dall`assemblea annuale sul tema delle politiche sociali per i giovani. Tutti appuntamenti definiti dallo statuto comunale e sui quali auspichiamo ci sia un cambiamento», aggiunge il rappresentante di Rnt.
L`11 gennaio (dalle 18 alle 21) l`accesso sarà libero ma per prendere la parola servirà registrarsi all`ufficio relazioni con il pubblico del Comune. Sul sito sono invece spiegate le modalità di partecipazione all`assemblea. Un incontro al termine del quale sarà stilato un documento con le proposte da presentare ai commissari. «Proposte che si rifanno a quanto previsto da Tuel, statuto e regolamento comunale, per adottare norme che negli anni sono state dimenticate», puntualizza Perrelli, che già annuncia l`intenzione di richiedere in futuro anche pagamenti effettuati in ordine cronologico, l`approvazione per tempo dei bilanci e l`incremento della pubblicazione degli atti, in modo da «garantire maggiore trasparenza amministrativa». Il rilancio di Reggio passa anche da qui.