«Nessun fondo pubblico a Tino Scopelliti»
Riceviamo e pubblichiamo la rettifica all`articolo “Boia chi molla il Coni”, firmata da Vincenzo Turiano, presidente del comitato organizzatore locale della tappa italiana della Pwa. In riferimento…

Riceviamo e pubblichiamo la rettifica all`articolo “Boia chi molla il Coni”, firmata da Vincenzo Turiano, presidente del comitato organizzatore locale della tappa italiana della Pwa.
In riferimento all’articolo apparso il 20 gennaio sul vostro sito Internet, a firma di Pietro Bellantoni (“Boia chi molla il Coni”), è necessario fornire alcuni chiarimenti. Importante, infatti, chiarire mansioni, membri e attività del Comitato Organizzatore Locale richiamato nel citato articolo. Il Col, che ha allestito in riva allo Stretto l’unica tappa italiana del Pwa World Tour (mondiali di windsurf) è stato regolarmente costituito, come da Statuto, l’11 novembre del 2011, proprio con la finalità di creare una struttura in grado di affrontare la complessa organizzazione di un evento di calibro internazionale.
Lo stesso statuto, pubblicamente consultabile, è stato registrato e contiene, appunto, le finalità per le quali il Comitato è stato costituito. Altresì, leggendo il documento, è facilmente constatabile, che tra i membri del suddetto Col, non sono presenti Tino Scopelliti, Mimmo Praticò e Fabio Colella, né tantomeno l’Asi, la Fiv ed il Coni, che hanno rivestito il semplice ruolo di partner tecnici.
Questi ultimi hanno, qualche volta, presenziato alle riunioni precedenti la Pwa esclusivamente per essere resi edotti delle questioni organizzative quali rappresentanti, rispettivamente dell’Asi, del Coni e della Fiv, essendo stati, i Mondiali di Windsurf, una kermesse capace di coinvolgere l’intero territorio ed anche altre attività sportive che esulano dalle mere pratiche acquatiche.
In virtù di ciò, quanto espresso dal giornalista in merito ad un’attribuzione a Tino Scopelliti, di fondi pubblici in quanto parte integrante del Col, non corrisponde assolutamente a verità, dal momento che egli mai ha fatto parte del Comitato e quindi, il paventato “conflitto d’interessi” non è esistito.
Per dovere di cronaca, ritengo, altresì, significativo ricordare in questa sede come sia Scopelliti, che Praticò, quanto Colella, hanno garantito, gratuitamente, l’apporto di Asi, Coni e Fiv per l’ottima riuscita dell’iniziativa: in particolare, le società aderenti all’Asi hanno animato, tramite differenti pratiche sportive, il villaggio realizzato dal Col; il presidente regionale del Coni ha partecipato a tutte le presentazioni delle manifestazioni collaterali alla Pwa, nonché a quella che ha illustrato alla stampa l’intero calendario delle gare, mentre Fabio Colella, presidente Fiv, ha messo a disposizione i mezzi nautici e personale competente in materia nautica per supportare gli atleti in mare.
Alcune considerazioni: basta andare sul sito ufficiale del “Windsurf world cup 2012” (qui), alla pagina “Team/staff”, per vedere come accanto alla dicitura «Comitato organizzatore locale» siano in bella mostra i loghi di Fiv, Asi e Coni. Più in basso viene invece sottolineata la collaborazione con l`Asi, di cui vengono elencati con grande dovizia di particolari i riconoscimenti ottenuti nel tempo dall`ente di promozione sportiva di cui Tino Scopelliti è stato per lunghi anni dirigente, prima di diventarne il vicepresidente nazionale. Nella scheda, al contempo, non viene fatta menzione dei meriti sportivi del Coni, l`organismo più autorevole in fatto di sport, né della Fiv. A tal proposito, è utile far notare al signor Turiano una lapallissiana contraddizione, allorquando afferma che Fabio Colella non era tra i membri del Col. Ebbene, nella stessa pagina web, il nome del presidente Fiv è ultimo dell`elenco. Insomma, Colella prima faceva parte del Col e adesso si è deciso il contrario? Aspettiamo lumi dal signor Turiano. È poi importante sottolineare come tra i membri del Comitato organizzatore locale sia presente anche Giuseppe Agliano, ex assessore comunale reggino nella prima giunta di Peppe Scopelliti e da illo tempore amico e sodale della famiglia del governatore calabrese. Quanto a Tino Scopelliti, il fatto stesso che l`Asi risulti tra i partner organizzativi, a nostro avviso conferma l`anomalia di un maxicontributo regionale erogato a favore di un evento in cui l`ente di promozione sportiva – nel quale il fratello del presidente di Regione aveva ed ha un ruolo apicale – ha avuto un ruolo fondamentale. P.B.