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Le mani dei clan sulla droga

ROMA Le indagini sono partite da un omicidio in terra laziale. Il 19 gennaio 2011, Angelo Di Masi, originario di Vibo Valentia, viene ucciso a Roma. Pochi mesi dopo, due inchieste si incrociano. Una…

Pubblicato il: 23/01/2013 – 10:50
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Le mani dei clan sulla droga

ROMA Le indagini sono partite da un omicidio in terra laziale. Il 19 gennaio 2011, Angelo Di Masi, originario di Vibo Valentia, viene ucciso a Roma. Pochi mesi dopo, due inchieste si incrociano. Una è quella della Dda, che cerca di fare chiarezza sul delitto; l`altra appartiene alla squadra mobile di Reggio Calabria. La conclusione di questa prima fase investigativa porta dritta a un traffico di droga tra la Capitale e la provincia di Reggio. Alcuni calabresi, corrieri dello spaccio, partivano da Reggio Calabria per consegnare hashish e cocaina a Roma, in particolare a un geometra, Romeo Onori, romano di quasi 60 anni. L`ultimo atto è quello messo in archivio questa mattina, con gli arresti di  Domenico Antonio Laurendi, Domenico Varano, Giovanni Praticò, Massimiliano Dattilo e Cosimo Pennestrì, tutti reggini di età compresa tra i 30 e i 40 anni, ritenuti responsabili di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.
Un passo indietro: nel luglio 2011, dopo la consegna di un pacco di “roba”, i calabresi ne pretendono il pagamento, ma Onori, trovando difficoltà a venderla, tergiversa, ritarda, non si presenta agli appuntamenti. Gli arrestati minacciano di morte il geometra, che, il 25 luglio 2011, viene arrestato, insieme ad altre due persone, perché trovato in possesso di circa un chilo di hashish.
Alle cinque persone arrestate oggi si contestano le cessioni di stupefacenti maturate tra il febbraio e il luglio 2011, oltre all’estorsione a carico dello stesso Onori. Domenico Antonio Laurendi e  Domenico Varano erano già detenuti.

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