Omicidio Villirillo, condannati i cugini Bonaventura
CATANZARO Un presunto boss della `ndrangheta crotonese, Guglielmo Bonaventura, di 42 anni, e il cugino Luigi Bonaventura, attuale collaboratore di giustizia, sono stati condannati rispettivamente a 2…

CATANZARO Un presunto boss della `ndrangheta crotonese, Guglielmo Bonaventura, di 42 anni, e il cugino Luigi Bonaventura, attuale collaboratore di giustizia, sono stati condannati rispettivamente a 20 e 12 anni di reclusione per l`omicidio di Rosario Villirillo, ucciso a colpi d`arma da fuoco 20 anni fa, il 14 dicembre del 1991, nel porto di Crotone. La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Maria Rosaria Di Girolamo, davanti al quale si è svolto il processo con rito abbreviato.
Al termine della requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di Guglielmo Bonaventura a 30 anni di reclusione e del cugino Luigi a 12 anni.
Guglielmo Bonaventura è stato arrestato nell`ottobre del 2011 dagli agenti della squadra mobile di Crotone. Dalle indagini era emerso che Villirillo fu ucciso per testare il coraggio dei due giovani affiliati alla cosca della `ndrangheta. A Guglielmo Bonaventura gli investigatori sono giunti attraverso le dichiarazioni del cugino e di altri due collaboratori di giustizia, Domenico Bumbaca e Giuseppe Vrenna.
Dalle indagini, coordinate dall`allora sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Salvatore Curcio, era emerso che i cugini Bonaventura ricevettero il mandato ad uccidere Villirillo dai vertici della cosca che volevano così verificare il coraggio dei due ragazzi per accertare se avessero i requisiti per entrare a far parte dell`organizzazione mafiosa.