Omicidio a Montauro, un fucile accanto al corpo
MONTAURO Due colpi di fucile calibro 12, così è stato freddato Francesco Chiodo, imprenditore di 44 anni, ucciso ieri sera davanti alla cava in cui aveva appena finito di lavorare. Due le persone che…

MONTAURO Due colpi di fucile calibro 12, così è stato freddato Francesco Chiodo, imprenditore di 44 anni, ucciso ieri sera davanti alla cava in cui aveva appena finito di lavorare. Due le persone che avrebbero atteso nell`ombra la vittima. Un`esecuzione che non ha lasciato scampo a Chiodo. Accanto al corpo i sicari hanno lasciato l`arma utilizzata per l`agguato. Per gli inquirenti rappresenta un segnale della potenza di fuoco nella disponibilità del gruppo. Identica cosa era accaduta a Vallefiorita, il kalashnikov utilizzato per il duplice omicidio è stato fatto ritrovare accanto ai corpi di Giuseppe Bruno, di 39 anni, e la moglie, Caterina Raimondi, di 29. Non sarebbe l`unico collegamento tra i due fatti di sangue.
Chiodo era stato coinvolto nell`operazione della Dda contro i clan della zona jonica “Showdown”. Si era costituito ai carabinieri della Compagnia di Soverato il 16 dicembre del 2011, il giorno dopo l`emissione di un provvedimento di fermo nei suoi confronti. Successivamente era stato scarcerato ma nelle scorse settimane è stato rinviato a giudizio insieme ad un`altra trentina di persone per un processo che è stato fissato per il 13 marzo prossimo. Chiodo, secondo l`accusa, sarebbe stato in rapporti con la cosca Sia-Procopio-Tripodi, ed in particolare avrebbe avuto rapporti con i vertici della `ndrina soprattutto per l`esecuzione di attività lavorative nell`ambito del movimento terra e dell`edilizia.?
Il fascicolo è già in mano al pm della Dda Vincenzo Capomolla. L`attenzione si sta concentrando su alcuni episodi avvenuti nei mesi scorsi in quella zona della provincia di Catanzaro. Attentati incendiari, richieste estorsive e minacce che hanno riguardato diverse attività economiche dell`area. Proprio dietro quei fatti si potrebbe celare il movente della nuova esplosione di violenza nel Soveratese.