Commissione tributaria, diminuiscono gli appelli
CATANZARO Sono in diminuzione gli appelli pendenti davanti alla Commissione tributaria regionale. I dati e l`attività svolta nell`ultimo anno sono stati illustrati stamane durante la cerimonia d`inau…

CATANZARO Sono in diminuzione gli appelli pendenti davanti alla Commissione tributaria regionale. I dati e l`attività svolta nell`ultimo anno sono stati illustrati stamane durante la cerimonia d`inaugurazione dell`anno giudiziario della commissione dal presidente, Gianfranco Migliaccio. Gli appelli pendenti al 30 giugno dello scorso anno erano 14.992 rispetto ai 15.011 del 2011. Nell`ultimo anno la commissione regionale di Catanzaro e la sede distaccata di Reggio Calabria hanno deciso 2.056 appelli, mentre ne sono pervenuti 2.037. La commissione provinciale che ha il maggior numero di ricorsi pendenti è quella di Cosenza (42.142), con 10.838 decisi nell`ultimo anno. Seguono Reggio Calabria con 17.799 ricorsi pendenti e 3.662 decisi; Catanzaro (11.724 e2.242); Crotone (3.405 e 418) e Vibo Valentia (3.208 e 780).
«Come ho già avuto occasione di rilevare lo scorso anno – ha detto Migliaccio nella sua relazione – il legislatore ha adottato nel 2011 un corposo complesso di norme volto a risolvere gli annosi e gravissimi problemi di scopertura di organico che affliggevano la magistratura tributaria. Ha riservato i concorsi per la copertura di 960 posti di giudice vacanti presso le commissioni tributarie solo ai magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili. Particolarmente fruttuosa si sta infatti rilevando questo più ampio e vario intreccio di saperi, di conoscenze, di esperienze tra i magistrati delle giurisdizioni amministrativa, contabile e ordinaria e i cosiddetti “laici”, che portano il contributo delle loro esperienze amministrative e professionali maturate nell`esercizio delle loro varie attività di liberi professionisti o di servitori dello Stato e di altre amministrazioni pubbliche».
Il presidente Migliaccio ha poi affrontato la situazione dell`edilizia giudiziaria. «Ho più volte pensato – ha detto – che nuoce assai gravemente non solo al buon funzionamento delle commissioni tributarie della Regione, ma anche al loro decoro e al loro prestigio, il fatto che siano ospitate in locali non idonei alla loro attività istituzionale. Mi addolora soprattutto il fatto che le udienze vengano tenute nella generalità dei casi in stanze anguste atte ad ospitare pochissime persone, con i difensori delle parti costretti ad aspettare nei corridoi che arrivi il loro turno, in una situazione complessiva che a volte diventa anche di grande confusione». Infine è stato affrontato il tema del personale amministrativo. «Sono sempre più gravi – ha sostenuto Migliaccio – i pur annosi e cronici problemi di carenza e di scopertura degli organici del personale amministrativo. Vi è fortunatamente da registrare, almeno per la Commissione tributaria regionale, una sola confortante nota positiva: dopo quasi nove anni di situazioni precarie e quasi paradossali, finalmente da ottobre 2012 abbiamo un direttore di segreteria a tempo pieno».