Bulgaria, rapita la figlia di un socio delle `ndrine
SOFIA (BULGARIA) È stata rapita nei giorni scorsi a Sofia la figlia di 10 anni del presunto “re della cocaina” bulgaro, Evelin Banev, detto “Brendo”, condannato nel febbraio scorso a sette anni e mez…

SOFIA (BULGARIA) È stata rapita nei giorni scorsi a Sofia la figlia di 10 anni del presunto “re della cocaina” bulgaro, Evelin Banev, detto “Brendo”, condannato nel febbraio scorso a sette anni e mezzo di carcere per riciclaggio. L`uomo è sospettato di aver messo in piedi un`organizzazione criminale specializzata nel traffico di cocaina verso l`Italia, in cooperazione con la costola piemontese del clan Bellocco di Rosarno. Banev sarà ascoltato nelle prossime settimane dalla magistratura italiana. Su di lui pende un mandato di cattura emesso da giudici romeni, che lo considerano la mente di un`associazione criminale che dal Sudamerica trasporta tonnellate di droga verso l`Europa. Il rapimento, secondo quanto riferito dalla radio nazionale bulgara, è avvenuto nel quartiere residenziale di Boyana. La ragazzina, in viaggio verso la scuola sull`auto del padre, è stata prelevata da tre uomini, che hanno sparato alla schiena all`autista, ora ricoverato in ospedale.
“Brendo”, 48 anni, è sotto processo a Milano per traffico di droga, bloccato l`anno scorso in un villaggio turistico sul Mar Nero nell`ambito dell`operazione “Magna carta”, condotta da carabinieri del Ros. Durante il blitz furono arrestate 30 persone, di cui 12 di nazionalità italiana, e sequestrate sei tonnellate di cocaina. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, mentre i bulgari finanziavano il traffico di droga, uomini della `ndrangheta calabrese curavano il trasporto di ingenti quantitativi di cocaina (circa 40 tonnellate all`anno) che dal Sudamerica arrivavano nel mercato europeo attraverso l`Atlantico, a bordo di imbarcazioni guidate da skipper veneti. Anche questi ingaggiati dalle `ndrine. Per Kalin Mihov ex capo dell`antidroga bulgara interpellato dall`agenzia Ap, è probabile che la bimba sia stata rapita per mettere a tacere Brendo in Italia. Ma, stando a fonti investigative citate dal Corriere della sera, le possibilità che ci sia la `ndrangheta dietro il sequestro sono molto ridotte. Risulterebbe invece più verosimile la pista bulgara.