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Attentato a Lombardo, le reazioni

REGGIO CALABRIA «Il pacco bomba destinato al sostituto procuratore Giuseppe Lombardo testimonia, laddove ce ne fosse ancora bisogno, l’estrema pericolosità e la crescente vitalità delle cosche di ‘…

Pubblicato il: 08/03/2013 – 11:27
Attentato a Lombardo, le reazioni

REGGIO CALABRIA «Il pacco bomba destinato al sostituto procuratore Giuseppe Lombardo testimonia, laddove ce ne fosse ancora bisogno, l’estrema pericolosità e la crescente vitalità delle cosche di ‘ndrangheta nella nostra provincia». A prendere posizione contro l`ennesima intimidazione ai danni di uno dei magistrati più esposti nel fronte antimafia è Lucio Dattola, presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria. «La tracotanza, la prepotenza, l’incredibile arroganza di personaggi che si ritengono padroni assoluti e detentori del diritto di vita o di morte di chi altro non fa che il proprio dovere, deve definitivamente spingere le persone di buona volontà a fare fronte comune contro tutte le mafie», aggiunge Dattola.
Dal suo punto di vista sarebbe imperdonabile «lasciare sole o isolate quelle persone, magistrati, forze dell’ordine, operatori tutti della giustizia, che con grande coraggio e sacrificio personale continuano la loro battaglia contro il crimine organizzato a strenua difesa del bene comune». Proprio come Giuseppe Lombardo, a cui Dattola intende rivolgere un incoraggiamento ed esprimere «stima incondizionata per il coraggio, l’abnegazione e la qualità del lavoro da lui svolto a protezione e difesa della comunità reggina».

IL GOVERNATORE: «SERVE RISPOSTA CORALE» Solidarietà al pm è stata espressa dal governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti: «La notizia del rinvenimento di un biglietto di minacce indirizzata al sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, accompagnato da una busta contenente polvere pirica, desta allarme e sgomento poiché si tratta dell’ennesimo episodio di intimidazione rivolto a un esponente della Procura di Reggio Calabria». «Desidero rivolgere – ha detto Scopelliti – vicinanza umana e istituzionale al pubblico ministero Lombardo, esortandolo a proseguire con la medesima incisività nella sua preziosa attività di contrasto all’illegalità e alla criminalità organizzata. Al contempo auspico che si faccia in tempi brevi luce sui responsabili di un atto tanto deprecabile e vile. Oggi più che mai è necessaria quella risposta corale affinché politica, istituzioni e cittadini, insieme e ciascuno per le proprie responsabilità e competenze, levino alta la propria voce e con fermezza si oppongano al volere di tutti quelli che tentano di soffocare ogni possibilità di sviluppo per la nostra terra».

RAFFA: «IL FRONTE ANTIMAFIA RIGUARDA TUTTI» «L’intimidazione ai danni del magistrato della Dda Giuseppe Lombardo, al quale esprimo solidarietà personale e istituzionale, è un gesto che colpisce la coscienza della parte sana della società che guarda alla magistratura come un baluardo per la difesa delle libertà individuali e collettive e per riaffermare i principi del nostro ordinamento democratico». Lo afferma il presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, il quale si dice «fermamente convinto che l’encomiabile attività del procuratore Lombardo nell’azione di contrasto ai poteri criminali abbia provocato una reazione scomposta da parte di chi vive all’ombra dell’antistato. Di fronte ad episodi di siffatta gravità è bene che la società civile prenda definitivamente coscienza dello stato in cui si trova la nostra terra e reagisca con determinazione e coraggio, anche perché non si può delegare la sola magistratura nell’azione di moralizzazione di un tessuto sociale fortemente inquinato dalla presenza mafiosa e dell’illegalità diffusa». «Far parte del fronte antimafia – conclude Raffa – è un dovere civile di tutte le componenti del territorio: dai semplici cittadini alle istituzioni».

NICOLÓ: «IL CRIMINE NON PIEGHERÁ LO STATO» «Esprimo vicinanza e solidarietà al sostituto procuratore distrettuale antimafia Giuseppe Lombardo, impegnato con grande serietà e competenza che lo contraddistinguono nel delicatissimo lavoro di contrasto al crimine organizzato». Lo afferma, in una nota, il vice presidente del consiglio regionale Alessandro Nicolò. «Gli oscuri disegni delle forze criminali che già in altre occasioni hanno minacciato Lombardo – prosegue – non hanno piegato e non piegheranno la determinazione dello Stato e delle sue articolazioni nell`incessante lotta che deve trovare su un unico fronte le forze dello Stato e i cittadini».

GARAVINI: «ADESSO LA NOMINA DEL PROCURATORE CAPO» «Voglio esprimere la mia solidarietà al magistrato Giuseppe Lombardo minacciato, ancorauna volta, dalle cosche della `ndrangheta che cercano di fermare il suo costante impegno nelle più delicate inchieste della Procura di Reggio Calabria». Lo afferma, in una nota, Laura Garavini, deputata del Pd e capogruppo in commissione Antimafia. «Sono sicura che non si farà intimidire, come ha dimostrato in questi anni – prosegue Garavini – ma mi auguro che le misure di sicurezza messe in atto per proteggerlo siano ancora più rafforzate. Mi auguro anche che il Csm velocizzi ulteriormentele procedure per la nomina del nuovo procuratore capo di Reggio Calabria, nomina attesa ormai da quasi un anno, e che costituirebbe sicuramente un segnale di rafforzamento dell`attenzione nei confronti della drammatica realtà della Calabria».

MUSELLA: «LA MAGISTRATURA È PARTE DEL PROBLEMA» Anche il coordinamento Riferimenti e il suo presidente, Adriana Musella, esprimono la propria vicinanza al pm Giuseppe Lombardo «per l`ennesima intimidazione avvenuta ai suoi danni». Secondo l`associazione antimafia il sostituto procuratore reggino «è uno di quei magistrati che indaga a 360 gradi e non si ferma davanti ai sacri simulacri. La Calabria, purtroppo è soffocata da una cappa di collusioni e connivenze e l`aria grigia invade ogni settore della società: in questa regione e a Reggio Calabria, in particolare, non si sa mai chi sia davvero il proprio interlocutore e da quale parte stia».
«La cosiddetta gente bene, i professionisti, come del resto politici e pezzi delle istituzioni – continua Musella – rappresentano il più delle volte la vera forza della `ndrangheta. Lombardo ha dimostrato di non avere timori riverenziali e va avanti fino in fondo. Ecco perché viene minacciato. Le intimidazioni non sono dovute certo alla manovalanza assoldata ma, a nostro avviso, hanno una regia che fa capo proprio all`aria grigia che con Lombardo e le sue indagini sta perdendo la propria invulnerabilità». «Lo Stato e la mafia – conclude il presidente di Riferimenti – o si combattono o si alleano. Quando non si ci allea, ecco che arrivano i pacchi bomba. Se tutti i magistrati fossero della stessa statura e onestà di Lombardo, forse il problema sarebbe in gran parte già risolto. Purtroppo anche la magistratura in questo Paese, e maggiormente in terra di ndrangheta, ha dimostrato di essere, invece, nel problema».

LIBERA: «LA SOLIDARIETÁ NON BASTA» «Esprimiamo sostegno al magistrato Giuseppe Lombardo impegnato da anni in importanti indagini sulla `ndrangheta. Le ripetute intimidazioni ai suoi danni sono un attacco al suo lavoro quotidiano contro il potere criminale e come tali vanno respinte con ferma determinazione. Da parte nostra sentiamo che non basta esprimere ancora una volta la pur doverosa solidarietà». È quanto afferma, in una nota, don Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera. «È oggi più che mai necessaria – prosegue il sacerdote – la corresponsabilità. Il cambiamento ha bisogno del contributo di tutti. Si fonda su un impegno quotidiano dal quale nessuno deve ritenersi esente. Da tempo la `ndrangheta ha eletto i magistrati a rango di nemici. Ma i loro nemici sono nostri amici. È per questo che l`intimidazione al pm Lombardo è anche un segnale di debolezza. Siamo certi che il lavoro della Procura, dei magistrati e di tutti gli operatori delle istituzioni, assieme all`impegno responsabile dei cittadini, delle tante associazioni, gruppi, movimenti, riunite in “ReggioliberaReggio”, dei tanti amministratori e sindaci seri, onesti che nella trasversali
tà, con competenze e riferimenti diversi, alimentano la speranza e insieme possono isolare la criminalità mafiosa ed ogni forma di violenza».

GALATI: «IL GOVERNO TENGA CONTO DELL`IMPEGNO ANTINDRANGHETA» «Il pacco bomba ritrovato al centro di smistamento postale di Reggio Calabria e contenente un biglietto indirizzato al pm Giuseppe Lombardo rappresenta un episodio deprecabile da condannare con tutte le nostre forze». Lo afferma in una nota il deputato del Pdl Giuseppe Galati. «Esprimo la mia solidarietà – aggiunge – al Pm di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo al quale va il mio sostegno e incoraggiamento a continuare la sue inchieste fondamentali per estirpare fenomeni illegali che frenano lo sviluppo della Regione. Ritengo doveroso che società civile e istituzioni facciano fronte comune per contrapporsi in maniera drastica e risoluta ai fenomeni criminali, che devono essere debellati alla radice se si vuole concretamente costruire un futuro migliore per la nostra terra».
«Il nuovo governo che si insedierà a breve – conclude Galati – dovrà tenere nella dovuta considerazione l`impegno che si profonde in Calabria per combattere la `ndrangheta con uomini e donne che quotidianamente mettono il loro operato al servizio di questa terra».

LAMBERTI: «LOMBARDO ONORA LA MAGISTRATURA» Piena solidarietà al pm della Dda viene espressa dall`assessore alla Cultura e legalità della Provincia di Reggio Eduardo Lamberti-Castronuovo. «Il procuratore Giuseppe Lombardo con il suo lavoro e con il suo modo di essere – afferma – onora la magistratura; intimidirlo, cosa che comunque riuscirà difficile considerato l`alto spessore professionale e morale del magistrato, significa offendere e violentare tutta quella parte di società che è stanca della malavita organizzata, della cattiva politica, e di tutto ciò che attenta a un vivere civile rispettoso delle regole. In qualità di assessore alla Legalità non posso che esprimere la più viva solidarietà non solo a parole, ma con gli atti quotidiani a difesa del rispetto delle leggi e soprattutto dell`essere uomini. Sono certo che Lombardo continuerà con il rigore che gli è solito il suo lavoro, in favore delle gente perbene».

LONGO: «IL SUO LAVORO DÁ FASTIDIO» «L`ennesima minaccia subita da Lombardo è la chiara dimostrazione di quanto efficace sia il lavoro del sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, titolare delle indagini più delicate contro le cosche considerate tra le più potenti della Calabria». Lo afferma in una nota il consigliere provinciale di Reggio del Prc, Giuseppe Longo. «Il principale errore che si possa commettere in questi casi – aggiunge – è quello di far credere alla `ndrangheta che i loro bersagli siano lasciati soli dalla società perbene che deve dimostrarsi unita e pronta a non retrocedere di un millimetro rispetto alla lotta al malaffare e soprattutto alla dilagante corruzione. La `ndrangheta è un cancro che va combattuto facendo una chiara scelta di campo, schierandosi nettamente e con coraggio dalla parte di chi la legge la fa rispettare, evitando qualunque tipo di ambiguità e di isolamento che lascerebbero spazio solo a pericolose trame delittuose. Sono certo che Lombardo, a cui esprimo sincera solidarietà, come sempre ha dimostrato anche in passato, non si farà intimorire dalle minacce subite e continuerà a svolgere il proprio lavoro con la massima professionalità».  

CUZZOCREA: «SEGNALI GRAVI» «Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, esprime «forte preoccupazione per la sicurezza di Giuseppe Lombardo, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia reggina, vittima di un altro avvertimento mafioso. Di fronte all`invio di un paccobomba – afferma Cuzzocrea –, ennesimo messaggio intimidatorio indirizzato al coraggioso magistrato, non si può più sottovalutare la portata delle minacce rivolte a questo fedele servitore dello Stato: i segnali dell`attenzione della criminalità organizzata nei suoi confronti sono troppo numerosi e gravi».

DE BLASIO: «SDEGNO PER QUESTA VICENDA»
Anche Daniela De Blasio, esponente del comitato nazionale di Parità, ha fatto sentire la propria voce a sostegno del pm reggino: «Ci risiamo. Ogni volta che qualcosa si muove, sotto l`impulso della legalità, ecco che torna a farsi sentire quella che è la vera essenza del marciume che affligge la nostra terra. Vorrei gridare al mondo intero il mio basta. Basta paure, basta violenza, basta terrore, basta con queste azioni che infangano la nostra terra e una società civile che vuole crescere nella legalità e alla luce del sole». La De Blasio si dice «vicina al magistrato Giuseppe Lombardo e alla sua famiglia e mi appello alla parte buona di questa società affinché esca dal torpore che ci ha assuefatti, invitando tutti a manifestare in qualsiasi modo, lo sdegno per questa vicenda».

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