Scomparsi i problemi di ordine pubblico, la riunione per il terminal gas si farà a Gioia
GIOIA TAURO Si terrà il 20 marzo a Gioia Tauro, e non nella prefettura di Reggio Calabria, la riunione del Comitato portuale interrotta mercoledì per motivi di ordine pubblico, viste le proteste e il…

GIOIA TAURO Si terrà il 20 marzo a Gioia Tauro, e non nella prefettura di Reggio Calabria, la riunione del Comitato portuale interrotta mercoledì per motivi di ordine pubblico, viste le proteste e il successivo blocco stradale che avrebbe impedito ad alcuni componenti di raggiungere la sede dell`assemblea. Lo si apprende da fonti sindacali interne al parlamentino dell`Autorità portuale gioiese, che dunque smentiscono la voce secondo cui – visto il clima incandescente e la mobilitazione organizzata dai movimenti che si battono contro il rigassificatore – l`assise si sarebbe dovuta tenere lontano dall`area portuale.
I 30 componenti dell`organismo chiamato a deliberare la concessione demaniale definitiva, quindi, si vedranno a Gioia Tauro in un clima che è facile immaginare sarà nuovamente incandescente. Mercoledì scorso il Comitato si era riunito e poi aggiornato, a seguito della decisione del presidente della Provincia Giuseppe Raffa di fermarsi a poche decine di metri dalla sede della riunione e di fare dietrofront, non prima di aver tentato di parlare alla folla che inveiva contro di lui. All`opposto di quanto avrebbe fatto poco dopo la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, che è scesa dall`auto e si è fatta accompagnare dagli agenti fino agli uffici dell`Autorità portuale, Raffa aveva fatto ritorno a Reggio Calabria lamentando l`impossibilità di partecipare alla riunione. Anche il presidente della Camera di commercio Lucio Dattola non si era fermato davanti ai manifestanti, che, ponendosi a barriera davanti ai cancelli, avevano provocato un parapiglia.
A far decidere per il rinvio, comunque, era stata soprattutto la comunicazione giunta alla presidenza con cui 5 componenti dell`organismo, per gli stessi motivi addotti da Raffa, annunciavano di non poter partecipare. Tra questi, anche il manager Francesco De Bonis, delegato di Confindustria. Insomma, rinvii dopo rinvii di una decisione amministrativa che poteva essere assunta sin dallo scorso 7 gennaio.
Invece, anche se il ministero dello Sviluppo economico ha formalmente diffidato l`Autorità portuale a convocare al più presto l`organismo – visto che il via libera per la costruzione del pontile e della condotta, oggetto della concessione demaniale, completa una procedura già instradata dal parere positivo di tutte le conferenze dei servizi e del governo che ha emanato un decreto interministeriale – il via libera al rigassificatore è tutt`altro che cosa fatta.