COSENZA Il coordinatore del “Comitato Adesso Renzi Calabria” Luigi Gagliardi, in una nota, «intende ribadire la volontà dell`area “renziana” di mantenere al centro della discussione politica il tema dell`abolizione del finanziamento pubblico ai partiti» ed invita i rappresentanti istituzionali del Pd a rinunciare all`auto blu. Un argomento, quello del finanziamento pubblico, prosegue, «che non vuole essere elemento di divisione, ma che invece vuole rappresentare un contributo importante al rilancio del Pd e che è coerente con le posizioni assunte da Matteo Renzi e all`area politica che in lui si riconosce, fin dalle prime proposte avanzate alla “Leopolda” e successivamente nel corso delle primarie del partito». Annunciando per il 18 marzo, a Rende, un incontro pubblico con il deputato Ernesto Magorno, i coordinatori provinciali dei Comitati pro – Renzi ed i sindaci sostenitori, che «servirà a fare il punto sulle prospettive del delicato momento politico», Gagliardi sostiene che «il Pd, in un momento decisivo non può, infatti, perdere l`occasione di rispondere pienamente a unar ichiesta che giunge a gran voce dai cittadini, che vogliono un segnale forte e chiaro di cambiamento, aderente alla sobrietà che i tempi di crisi richiedono, a quella che nell`immaginario collettivo è divenuta la “casta” della politica». Gagliardi, quindi, fa suo «l`appello dei giorni scorsi a militanti, dirigenti e parlamentari del Pd di sostenere la proposta dell`abolizione del finanziamento pubblico, utilizzando, tra gli altri, gli strumenti offerti dalla rete internet e dai social network in particolare, per far comprendere alla dirigenza nazionale del partito la necessità di porre tra i punti prioritari dell`azione di governo quello dei costi della politica». Inoltre riafferma «che scelte tangibili devono giungere dai rappresentanti istituzionali del Pd in Calabria, ai quali si chiede di mettere da parte ogni benefit derivante dal ruolo ricoperto. Uno per tutti, come chiaro e visibile messaggio ai cittadini, la rinuncia all`uso delle auto blu, uno dei simboli più detestati della distanza tra la gente comune e la politica».
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