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Barca: neppure un euro su progetti non chiari

LAMEZIA TERME Incontrare i protagonisti di modelli di sviluppo riusciti in Calabria. Per valutarli e, se ritenuti validi, metterli in rete. Creare cioè una «piattaforma» da esportare in altri conte…

Pubblicato il: 14/03/2013 – 16:26
Barca: neppure un euro su progetti non chiari

LAMEZIA TERME Incontrare i protagonisti di modelli di sviluppo riusciti in Calabria. Per valutarli e, se ritenuti validi, metterli in rete. Creare cioè una «piattaforma» da esportare in altri contesti della regione. Con questa finalità il ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca ha incontrato oggi nella sede municipale di Lamezia gli attori di progetti già attuati in Calabria. Casi positivi che il ministro ha definito «modelli per far uscire la Calabria dalla trappola del sottosviluppo». «Ci sono diversi modi – ha detto il ministro – per far scattare percorsi virtuosi utili a far uscire dall`isolamento in cui la Calabria, più di altre regioni è relegata. Noi abbiamo scelto come metodo quello dell`ascolto di casi positivi già avviati raccontato direttamente da chi abbia messo in cantiere queste esperienze. A prescindere dagli attori». Così in una sala consiliare gremita di esponenti del Terzo settore ma anche delle istituzioni calabresi – tra gli altri il sindaco Gianni Speranza, l`assessore regionale, Mario Caligiuri, il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro e il vescovo di Lamezia, Luigi Antonio Cantafora –, il ministro ha ascoltato caso per caso gli “esperimenti” condotti in questi anni nella nostra regione. Una scelta che giustifica il nome dell`appuntamento “Succede in Calabria”. «È un esercizio non finalizzato a destinare soldi verso qualcuno – ha detto – ma un esercizio strutturato di autoapprendimento. Spesso non si ha la consapevolezza che quello che si sta portando avanti può essere un esempio positivo da riprodurre. Per questo è necessario raccontare le proprie esperienze e da parte di chi, come noi, è chiamato a esercitare il governo dei territori di saper ascoltare». Con questa metodologia dieci progetti già in essere in Calabria sono stati passati in rassegna sotto lo sguardo vigile e partecipato del ministro e del suo staff. Chiamato ad esprimere da subito una valutazione dei progetti. «Sarà necessario adottare un nuovo modo di intendere la spesa comunitaria – puntualizza Barca – che guardi più ai risultati e meno ai soldi. Che i soldi siano stati spesi male – ha aggiunto – non possiamo scoprirlo dopo cinque anni. Noi dobbiamo essere certi che i soldi si stiano spendendo bene e per far questo bisogna mettere al centro sette innovazioni fondamentali che si basano sul fatto che per avere soldi e progetti bisogna esplicitare in modo chiarissimo quale sia lo scopo di quel progetto». Ecco perché «ogni progetto sarà guardato con occhio vigile, attraverso anche dei sopralluoghi, per evitare che quello che originariamente si era detto non venga realizzato. Ed i risultati dei sopralluoghi saranno visibili». Un metodo che il ministro intende perseguire soprattutto per l`utilizzo dei fondi comunitari 2014-2020. «Dal primo gennaio 2014 noi – ha tuonato Barca – non mettiamo più un euro, né al Sud e né in Valle d`Aosta, dove non sia chiaro il risultato atteso».

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