ROMA «Come Sorgenia, da zero, abbiamo fatto 4 impianti a ciclo combinato osteggiati dalla popolazione. Io sono sempre andato a parlare con tutti e alla fine davanti ai fatti, alle cose serie e scientifiche e non alle chiacchiere, le cose che hanno senso vanno avanti, quelle meno serie no». Lo dice Massimo Orlandi, Ad di Sorgenia, a margine della presentazione del rapporto sui comuni rinnovabili di Legambiente, parlando del rigassificatore di Gioia Tauro (Rc) – della Lng Med Gas terminal, partecipata da Sorgenia e Iren – e delle proteste contro la realizzazione. «Sicuramente – spiega Orlandi – penso che le cose hanno senso, vadano avanti, ma soprattutto quelle che rispettano la legge, che ha delle sue regole, i limiti esistono. Il nulla osta di sicurezza esiste, non sono cose che dobbiamo inventare di caso in caso». In Italia, osserva Orlandi, «ogni tanto abbiamo questo grosso handicap, che secondo me vale più di tanti vincoli, che è una burocrazia troppo soggettiva, un`interpretazione troppo soggettiva. Si deve avere una regola e rispettarla». «La priorità a livello europeo e non solo italiano – conclude Orlandi – è rendere il mercato del gas competitivo perché i prezzi del gas stanno cambiando in maniera drastica, quasi sempre in discesa e dobbiamo essere pronti a cogliere questa opportunità». (0050)
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