LAMEZIA TERME La Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo sulla vicenda che riguarda il direttore generale dell`Asp di Reggio, Rosanna Squillacioti. Gli inquirenti del capoluogo hanno avanzato la richiesta di accesso agli atti per fare luce sulla posizione dell`ex dirigente della Regione Calabria che, secondo la norma che regola l`esodo dei dipendenti, risulta incompatibile con l`incarico attualmente ricoperto nell`Azienda sanitaria provinciale. La manager al momento non risulta indagata, ma la Procura è al lavoro per rintracciare possibili illeciti nella sua condotta. La Squillacioti aveva infatti chiesto e ottenuto il prepensionamento dalla Regione con decorrenza a partire dall`1 ottobre 2012. Ma la norma che regola l`esodo dei dipendenti (la 34 del 2010) è assolutamente esplicita: «A coloro che beneficiano della presente legge è fatto divieto assoluto di instaurare rapporti di lavoro o stipulare contratti per il conferimento di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca, a qualunque titolo, con la Regione e con gli enti, aziende e società regionali, per i cinque anni successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro». Un vincolo legislativo che il direttore generale dell`Asp ha ignorato. Così come non ha fatto una piega il governatore Peppe Scopelliti. Il direttore generale del dipartimento Personale, Umberto Nucara, nelle scorse settimane aveva chiesto al presidente di Regione e commissario ad acta alla Sanità un intervento risolutivo che sanasse la situazione. Ma tutto è rimasto come prima, con la Squillacioti ancora stabile al suo posto. La Procura, intanto, vuole vederci chiaro.
La scelta di accettare l`incarico potrebbe costare molto cara al dg dell`Azienda sanitaria. La stipula di contratti in contrasto con la legge 34 comporta infatti «responsabilità personale e patrimoniale del dirigente che lo ha sottoscritto».
La Squillacioti in un primo momento sembrava pronta a rassegnare le dimissioni dall`incarico. Ma le indiscrezioni sono poi state smentite dalla stessa manager, che al suo staff ha confidato di voler rimanere comunque al comando di Palazzo Tibi. Adesso tocca alla Procura fare chiarezza. (0040)
x
x