Unical, Vandana Shiva: Calabria «cangia capu»
RENDE «Non una semplice laurea ad honorem, bensì una cerimonia che ha inteso ribadire la volontà dell’Università della Calabria di aprirsi al mondo sociale e culturale internazionale, riconoscendo il…

RENDE «Non una semplice laurea ad honorem, bensì una cerimonia che ha inteso ribadire la volontà dell’Università della Calabria di aprirsi al mondo sociale e culturale internazionale, riconoscendo il valore di quelle personalità che contribuiscono a disegnare il mondo contemporaneo secondo regole legate allo sviluppo solidale ed ecosostenibile». Sono le motivazioni, espresse in una nota, con le quali il dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell`Università della Calabria ha insignito della laurea honoris causa in Scienze della Nutrizione, l’attivista politica e ambientalista indiana, Vandana Shiva.
Ad aprire l`appuntamento che si è svolto nell`aula magna dell`Unical, il rettore dell`Ateneo, Giovanni Latorre, che ha evidenziato «il valore internazionale di Vandana Shiva, protagonista di mille battaglie in favore degli “ultimi”». Anche il direttore del dipartimento di Farmacia, Sebastiano Andò ha sottolineato l`importanza dell`attività portata avanti dalla Shiva che «l`hanno resa celebre nel mondo». Dopo la laudatio di Giovannangelo Oriani, ordinario di Fisiologia della Nutrizione all’Università degli Studi del Molise è intervenuta la stessa Shiva che ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Biodiversity and women feed the world”. «Una lezione estremamente suggestiva – si legge nella nota dell`Unical – che ha mostrato le sue straordinarie doti comunicative sorprendendo un po` tutti, in apertura dell’intervento, con una curiosa espressione in vernacolo calabrese: “cangia capu”, e cioè “cambia testa” che, in estrema sintesi ed in maniera molto efficace, ha rappresentato l’ideale di trasformazione di una società che non ha mancato di definire come agonizzante se – ha detto – “continua a perseguire modelli di sviluppo basati sullo sfruttamento e l’alterazione dell’equilibrio naturale”».
Inoltre l`ambientalista ha sottolineato l`importanza della «difesa strenue della biodiversità». «Il tutto improntato ad un “ecofemminismo” – si legge ancora nella nota dell`Unical – che vede nella donna, in India come in Calabria, la naturale depositaria dei saperi tradizionali, da rivalutare e prendere ad esempio. Una linea di pensiero “controcorrente” ispirata a Gandhi ed attualizzata nella considerazione impietosa sulla crisi economica, destinata a, suo giudizio, ad aggravarsi perché funzionale ad un disegno perverso che devasta la popolazione salvando invece coloro che l`hanno creata: le banche e le istituzioni finanziarie. L’ultima considerazione della lectio magistralis Vandana Shiva l’ha rivolta proprio all’Università della Calabria nella quale ha auspicato venga creato un centro dove “i sogni possano essere coltivati”». (0090)