La professoressa Paola Cannavò vince la sua battaglia, il Tar di Catanzaro, infatti, ha accolto il ricorso presentato contro la decisione della Commissione giudicatrice che aveva espresso «giudizio sfavorevole» alla sua conferma in ruolo all`Università della Calabria. Del caso si era occupato il Corriere della Calabria nel numero 58 (vedi articolo allegato). Secondo i giudici amministrativi la commissione si è «limitata a enunciare una conclusione (quella sfavorevole) sulla base di premesse (quelle meramente sintetiche riepiloganti il curriculum della candidata), senza che sia dato di cogliere (non essendo minimamente espresso) il percorso logico che conduce alla prima da queste ultime: insomma, manca del tutto l’analisi del contenuto del curriculum della candidata, così come non si enuncia neppure il contenuto del parere del consiglio di facoltà». Anche la motivazione addotta dalla Commissione secondo il Tar «è insufficiente e appare anche sostanzialmente incomprensibile,a fronte del così ampiamente favorevole giudizio del consiglio di facoltà, oltre che in considerazione delle risultanze del curriculum della ricorrente». Per queste ragioni i giudici del Tribunale amministrativo hanno disposto che si svolga un nuovo giudizio da parte della Commissione, «la quale dovrà essere integralmente rinnovata nella sua composizione».
La professoressa Cannavò, tra i più noti urbanisti europei, alla fine del 2011 avendo completato il biennio come professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica presso la facoltà di Ingegneria dell`Unical aveva attivato la procedura per la “conferma in ruolo”. Dopo aver ricevuto il via libera dal consiglio di facoltà, la sua domanda era stata bocciata dalla commissione giudicatrice dell`ateneo che aveva sostenuto: «L’attività di ricerca della candidata risulta modesta ed essenzialmente ancorata alla didattica». Contro questo giudizio la docente, assistita dall`avvocato Alfredo Gualtieri, ha presentato ricorso al Tar che le ha dato ragione. (0080)
x
x