È muro contro muro nell`Udc sull`indicazione di Occhiuto
LAMEZIA TERME È muro contro muro nell`Udc. Da una parte i vertici nazionali, dall`altra il gruppo calabrese che opera alla Regione. Oggetto del contendere l`indicazione del secondo assessore che il g…

LAMEZIA TERME È muro contro muro nell`Udc. Da una parte i vertici nazionali, dall`altra il gruppo calabrese che opera alla Regione. Oggetto del contendere l`indicazione del secondo assessore che il governatore Peppe Scopelliti dovrà nominare nel prossimo rimpasto. Casini e Cesa non arretrano rispetto alla decisione assunta martedì e insistono sul nome dell`ex parlamentare Roberto Occhiuto, mentre Dattolo e soci vanno ripetendo come un mantra che il nome «dovrà uscire fuori» dal novero della pattuglia centrista di Palazzo Campanella. Il concetto è stato ribadito anche nel corso di una serie di contatti informali che oggi si sono registrati tra i vari Dattolo, Trematerra, Talarico, Bruni e Gallo.
Fino a sera nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni sul tema. Segno che la situazione non è per nulla tranquilla in casa centrista. Dell`esito dell`incontro sarebbe stato informato anche Scopelliti. Che guarda con molto interesse a quanto succede in casa del principale alleato. Non fosse altro perché l`eventuale indicazione di Occhiuto cambierebbe, e non poco, i suoi piani. Se, infatti, dovesse prevalere la linea Cesa-Casini, l`ex parlamentare si ritroverebbe a essere il quarto assessore esterno al Consiglio. Un`eventualità, questa, che precluderebbe l`ingresso di altre personalità estranee all`assemblea legislativa nella squadra di governo e che il governatore vorrebbe evitare. Quella poltrona è stata da tempo promessa all`ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, che Scopelliti deve in qualche modo “ricompensare” dopo l`onta seguita allo scioglimento dell`amministrazione comunale di Palazzo San Giorgio per «contiguità mafiose».
In ogni caso, difficilmente Scopelliti potrebbe opporsi davanti alla scelta dell`Udc di puntare su Occhiuto. Più realistico pensare che, per coinvolgere lo stesso Arena, possa fare a meno di uno dei tre “esterni” attualmente presenti in giunta. I maggiori indiziati sarebbero Mario Caligiuri e Giacomo Mancini. Da qui è facile intuire come questi ultimi sperino che alla fine, in casa dello Scudocrociato, prevalga la linea dei colonnelli calabresi, favorevole alla valorizzazione di una risorsa interna.
Da parte sua, Occhiuto, sebbene ufficialmente non abbia proferito nemmeno una parola sulla vicenda, non demorde e spera nel pressing del duo Casini-Cesa. L`ingorgo centrista ha prodotto il risultato di allungare i tempi di un rimpasto che Scopelliti avrebbe voluto chiudere già questa settimana. Così non dovrebbe essere e all`orizzonte si intravedono nuove grane. Come quella rappresentata dagli esponenti del Pdl vibonese, che chiedono un posto di assessore per uno a scelta tra Nazzareno Salerno e Alfonso Grillo. Insomma, poche poltrone, tanti pretendenti. Ecco perché il sentiero di questa operazione di maquillage si fa sempre più stretto. (0030)