Operazione contro i Mancuso, i professionisti restano in carcere
Restano in carcere i professionisti catanzaresi coinvolti nell`inchiesta della Dda di Catanzaro sul clan Mancuso di Limbadi. Il tribunale della libertà del capoluogo ha, infatti, respinto i ricorsi p…

Restano in carcere i professionisti catanzaresi coinvolti nell`inchiesta della Dda di Catanzaro sul clan Mancuso di Limbadi. Il tribunale della libertà del capoluogo ha, infatti, respinto i ricorsi presentati per i commercialisti Giuseppe Ierace, Ercole Palasciano e Francesco Colacino. Pur escludendo rapporti diretti con la cosca Mancuso, i magistrati dell`Antimafia catanzarese sostengono che i professionisti abbiano avuto un ruolo determinante nelle operazioni illecite di “esterovestizione” di alcune società. Grazie a questo stratagemma sarebbe stata elusa la norma sull`antiriciclaggio. Secondo quanto riportato nell`ordinanza firmata dal dal gip Tiziana Macrì, Palasciano sarebbe «ideatore e organizzatore del sodalizio criminoso, con il compito di ricercare e attuare, sotto il profilo contabile e fiscale, le migliori strategie per il raggiungimento degli obiettivi preposti nonché concludere per conto di Velardo Antonio e per il tramite della Prius srl, redditizie operazioni immobiliari nelle quali reimpiegare i proventi illeciti derivanti dall’evasione fiscale». Ierace, invece, è indicato come «partecipe del sodalizio criminoso, con il compito di supportare la realizzazione ed il raggiungimento degli obiettivi preposti interagendo personalmente presso la Direzione della Banca Intesa – Filiale di Milano per agevolare – si legge nell’ordinanza – l’accensione dei conti correnti da intestare alle società Tudor Investment srl ed Esecutati Sos srl. e sui quali far confluire i proventi frutto di evasione fiscale eludendo i presidi posti dalla normativa antiriciclaggio».
Ieri ha potuto, invece, lasciare il carcere il tecnico del Comune di Ricadi, Giovanni Paparatto, anche lui arrestato nell`inchiesta “Overseas”. (0080)