Uccise i genitori, 18 anni a Pasquale De Marco

Diciotto anni di reclusione, questa la sentenza emessa oggi dalla Corte d`assise d`appello di Catanzaro per Pasquale De Marco, accusato di avere ucciso il padre, Luigi De Marco, 71 anni, e la madre, Maria Grazia Campisano, 59, il 5 giugno del 2007, e di averne poi nascosto i corpi. I giudici hanno, inoltre, disposto altri cinque anni di ricovero in casa di cura. È la seconda pronuncia sul caso della Corte d`Appello catanzarese, la precedente sentenza, infatti, era stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione. I difensori del giovane si erano rivolti alla Suprema Corte sostenendo, sulla base di una prima perizia, la non imputabilità di Pasquale De Marco.
Il duplice omicidio risale al 5 giugno del 2007, quando Pasquale De Marco, secondo le accuse, massacrò i genitori all`interno della villetta di famiglia, nel villaggio Eucaliptus di Simeri mare, nel Catanzarese. I corpi furono ritrovati quattro mesi dopo avvolti in teli di cellofan e abbandonati sotto un ponte di una strada nel Crotonese.
Sin dai primi momenti Pasquale De Marco, imputato per duplice omicidio pluriaggravato e occultamento di cadaveri, ha sempre negato ogni coinvolgimento nella tragedia familiare, dichiarando di essere vittima di una ritorsione dei servizi segreti russi.
La salute mentale di De Marco è stata al centro dell`intero procedimento e in primo grado ha spinto i giudici della Corte d`assise a disporre due diverse perizie psichiatriche. Dopo che il primo collegio di periti concluse per un vizio totale di mente dell`imputato – che ne avrebbe comportato l`assoluzione -, infatti, il pubblico ministero e i legali di parte civile hanno insistito a lungo perché fosse effettuata una nuova verifica, disposta dalla Corte dopo ben tredici udienze e a un passo dalla sentenza.
Le conclusioni del secondo collegio peritale, infine, furono nel senso di una semi-infermità dell`imputato. Sulla base di quest`ultima perizia De Marco venne condannato a venti anni di reclusione più dieci anni di ricovero in casa di cura. Pena oggi ridotta dalla Corte d`Appello.