In picchiata compravendite e mutui per la casa
CATANZARO Non si arresta nel 2012 la crisi del mercato della casa in Calabria, con un calo di -20,2% dei volumi di compravendita delle abitazioni rispetto al 2011 e una flessione dei mutui ipotecari…

CATANZARO Non si arresta nel 2012 la crisi del mercato della casa in Calabria, con un calo di -20,2% dei volumi di compravendita delle abitazioni rispetto al 2011 e una flessione dei mutui ipotecari di -40,4% rispetto all`anno precedente. I dati emergono dal rapporto 2013 sull`andamento del mercato residenziale realizzato dall`Osservatorio del mercato immobiliare dell`Agenzia delle entrate in collaborazione con l`Abi. Nel 2012, sono state 12.450 le compravendite realizzate nella regione, pari al 2,8% del totale nazionale. Secondo lo studio, la Calabria presenta la più bassa intensità del mercato immobiliare a livello nazionale: è la regione in cui è stato compravenduto, nel corso del 2012, meno dell`1% dello stock di abitazioni. Cala di -21,5% il fatturato totale stimato per le abitazioni oggetto di transazione nel 2012, mentre il valore di scambio medio per unità immobiliare si attesta intorno agli 85mila 400 euro (-1.400 euro rispetto al 2011), il valore più basso a livello nazionale. Diminuiscono anche le compravendite di nuda proprietà che fanno segnare un -20,6% rispetto all`anno precedente.
Per quanto riguarda i mutui, il capitale complessivo erogato alle famiglie calabresi è stato di 207 milioni di euro, pariall`1,1% del totale italiano, in calo di -41,6% rispetto al 2011, mentre il capitale erogato per un`unità abitativa è stato di 98mila 588 euro (-2.031 sull`anno precedente). La durata media dei mutui stipulati nella regione è di 21,3 anni, inferiore al dato italiano (22,9 anni) mentre la rata media mensile nel 2012 è stata di 625 euro (720 a livello nazionale).
Secondo l`analisi dell`Agenzia delle entrate, in Calabria si osserva, inoltre, la quota di acquisti con ipoteca più distanti dal livello medio nazionale, con un`incidenza pari al 17,6% del totale, valore di ben 28 punti percentuali inferiore al valore massimo registrato in Italia (45,9% di Lombardia e FriuliVenezia Giulia). (0040)