Netturbini uccisi, la Dda valuta la riapertura del caso
CATANZARO La Dda di Catanzaro sta valutando la riapertura del caso del duplice omicidio dei netturbini Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, uccisi il 24 maggio del 1991 a Lamezia Terme in un aggu…

CATANZARO La Dda di Catanzaro sta valutando la riapertura del caso del duplice omicidio dei netturbini Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, uccisi il 24 maggio del 1991 a Lamezia Terme in un agguato di tipo mafioso.
È quanto si è appreso al termine di un incontro tra il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e Francesco Cristiano, fratello di una delle vittime. Cristiano ha incontrato oggi pomeriggio, negli uffici della Dda di Catanzaro, il procuratore aggiunto Borrelli e il capo della squadra mobile del capoluogo calabrese, Rodolfo Ruperti. Ai familiari di Cristiano è stato assicurato che, nell`ambito del fermento investigativo che da mesi vede impegnata la Dda di Catanzaro contro le cosche della `ndrangheta di Lamezia Terme, non sarà lasciata inesplorata nessuna pista investigativa per acquisire ulteriori elementi per riaprire le indagini sul duplice omicidio e giungere alla scoperta dei responsabili.
L`impegno della Dda di Catanzaro è in piena sintonia con la promessa fatta dall`ex procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, per scoprire i responsabili del duplice omicidio che ha particolarmente turbato l`opinione pubblica a Lamezia.
Al termine dell`incontro Francesco Cristiano si è detto soddisfatto. «Questa sera – ha detto – finalmente abbiamo saputo che stanno lavorando sul duplice omicidio. Dopo questo incontro siamo davvero soddisfatti perché delle persone serie, dei veri professionisti, si stanno impegnando per darci giustizia». (0020).