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Platania, sequestrati due depuratori

PLATANIA Fanghi non depurati che finivano nel fiume Amato, inquinandolo e altri abbandonati senza alcuna procedura di smaltimento. Con queste motivazioni gli uomini della guardia costiera di Vibo, su…

Pubblicato il: 04/06/2013 – 18:56
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Platania, sequestrati due depuratori

PLATANIA Fanghi non depurati che finivano nel fiume Amato, inquinandolo e altri abbandonati senza alcuna procedura di smaltimento. Con queste motivazioni gli uomini della guardia costiera di Vibo, su ordine del pubblico ministero Luigi Maffia della Procura di Lamezia Terme, hanno posto i sigilli ai due depuratori della cittadina catanzarese e hanno denunciato due persone dell`amministrazione comunale. In particolare, l`attività di controllo – avviata già dallo scorso mese di gennaio – avrebbe consentito ai militari di scoprire quanto sarebbe avvenuto nei due impianti. Grazie alla collaborazione del personale dell`Arpacal di Catanzaro, infatti, la guardia costiera avrebbe accertato il trascinamento di fanghi non depurati nel corso del fiume Amato «nonché  – riferisce una nota della Capitaneria di Porto di Vibo – il superamento dei parametri di riferimento del Decreto legislativo 152/2006 sia a livello batteriologico che chimico delle acque sottoposte a depurazione. Accertato, altresì, il deposito incontrollato sul suolo di rifiuti per mezzo di abbandono di fanghi nei letti di essiccamento, senza avere intrapreso una regolare e adeguata procedura di smaltimento». Proprio grazie a queste verifiche conclusesi nel mese di maggio, i militari  hanno deferito due funzionari dell`amministrazione comunale di Platania alla Procura di Lamezia Terme. I due sono accusati di abbandono di rifiuti, getto pericolose di cose su suolo pubblico e arrecare danno ambientale. Inoltre hanno provveduto ad elevare sei sanzioni amministrative per oltre 24mila euro per per mancanza di autorizzazione allo scarico, mancanza del registro carico e scarico dei rifiuti, nonché superamento dei parametri di riferimento delle analisi chimico batteriologiche delle acque. «I depuratori sequestrati, ubicati in località “Mulia” e località “Manca” del comune di Platania – fanno notare i militari –, sversano le acque sottoposte a depurazione rispettivamente nel fosso “Coschino” e nel fosso “Cuvoli”, entrambi collegati al bacino del fiume Amato, quest’ultimo sfociante in mare nel Golfo di Sant’Eufemia». Il controllo sui due impianti «rientra – spiega il capitano di fregata Paolo Marzio, comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia – nell’operazione complessa denominata “Marechiaro 3”, che ha consentito da inizio anno di monitorare tutti gli impianti di depurazione esistenti sul vasto litorale del compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, al fine di contribuire al miglioramento delle acque marine».
Nel provvedimento di sequestro degli impianti il sostituto procuratore di Lamezia, titolare dell`indagine, ha dato il termine di quarantacinque giorni al Comune di Platania per ripristinare gli impianti, impedire l`inquinamento e smaltire e rimuovere i fanghi non depurati. (0090)

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