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Se il boss paga il conto delle intercettazioni

TORINO Il conto delle intercettazioni telefoniche lo pagano direttamente gli imputati: è così che Rocco Raghiele, capo del “locale” di Moncalieri condannato con il rito abbreviato lo scorso ottobre n…

Pubblicato il: 07/06/2013 – 12:55
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Se il boss paga il conto delle intercettazioni

TORINO Il conto delle intercettazioni telefoniche lo pagano direttamente gli imputati: è così che Rocco Raghiele, capo del “locale” di Moncalieri condannato con il rito abbreviato lo scorso ottobre nell`ambito dell`inchiesta “Minotauro” sulle infliltrazioni della `ndrangheta nel Torinese, ha versato all`erario 18mila euro pur di non vedersi confiscare l`appartamento sequestrato dalle Fiamme gialle, a garanzia del pagamento delle spese processuali poste a suo carico. Un anno fa i finanzieri avevano messo i sigilli a 41 abitazioni, 27 autorimesse e 40 terreni, di proprietà di 38 imputati dell`inchiesta “Minotauro”: un patrimonio che serviva a garantire il rimborso delle spese dell`intero procedimento, quantificate in circa 3 milioni di euro, per lo più riconducibili al costo delle intercettazioni telefoniche e delle indagini tecniche (effettuate per 4 anni su incarico della Dda di Torino), alle spese per la detenzione in carcere e agli oneri di gestione di tutti gli altri beni comunque sequestrati nel corso del blitz dell`8 giugno 2011. (0050)

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