`Ndrine nel Torinese Condannati i manager dei clan
Il Tribunale di Torino ha condannato rispettivamente a 8 anni e 6 mesi e a 6 anni e 6 mesi Ilario D`Agostino e Francesco Cardillo, imputati nel processo “Pioneer” per aver riciclato tramite attività…

Il Tribunale di Torino ha condannato rispettivamente a 8 anni e 6 mesi e a 6 anni e 6 mesi Ilario D`Agostino e Francesco Cardillo, imputati nel processo “Pioneer” per aver riciclato tramite attività edilizie illecite i soldi derivanti dal traffico di droga della cosca Spagnolo di Ciminà. I pm Roberto Sparagna e Antonio Rinaudo avevano chiesto pene di 12 e 13 anni per riciclaggio aggravato. D`Agostino della Locride – ritenuto uno dei principali riferimenti dei clan per reinvestire i traffici illeciti – è in carcere per un altro procedimento, ed è imputato nell`inchiesta “Minotauro” contro le `ndrine nel Torinese. Il giudice ha inoltre stabilito il dissequestro dei documenti della Italia Costruzioni, accogliendo la richiesta di Mario Michele Cardillo, fratello dell`imputato, la confisca dell`Ediltava, e di beni immobili a Torino, Piossasco, Nichelino, Ulzio, Orbassano e in Calabria.
ANCHE IL COMUNE DI CHIVASSO SI COSTITUISCE PARTE CIVILE
Torino e provincia hanno preso atto della presenza della `ndrangheta e non sono rimasti indifferenti. Infatti, dopo il processo “Minotauro”, la città di Chivasso si costituisce parte civile anche nel processo “Colpo di coda”.
Con atto deliberativo della giunta municipale del 6 giugno, l’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi parte civile, nel procedimento nei confronti di Massimo Benedetto, Walter Benedetto, Giuseppe Vincenzo Caglioti, Bruno Cavallaro, Ferdinando Cavallaro, Salvatore Cavallaro, Antonino D’Amico, Giuseppe d’Amico, Michele Dominello, Salvatore Dominello, Antonino Fotia, Beniamino Gallone, Gaetano Lomonaco, Mario Tonino Maiolo, Pasquale Maiolo, Antonino Marino, Nicola Marino e Pietro Marino, tutti rinviati a giudizio il 13 maggio scorso per associazione mafiosa e ritenuti vicini alla `ndrangheta. (0050)