Pezzi «diserta» la seduta, Chizzoniti va all`attacco

REGGIO CALABRIA Un generale che diserta non offre mai uno spettacolo edificante. Soprattutto se la guerra non è stata ancora ufficialmente dichiarata. Non sarà un conflitto bellico, ma una battaglia particolarmente importante sì: quella quotidiana in cui si dibatte la sanità calabrese, alla cui guida sta la triade commissariale composta dal governatore Peppe Scopelliti, Luigi D`elia e, appunto, dal generale Luciano Pezzi. Che ha unilateralmente deciso di non partecipare all`ultima riunione indetta dalla Commissione di vigilanza del consiglio regionale, retta dal presidente “marziale” Aurelio Chizzoniti. L`audizione di Pezzi era prevista per martedì scorso e verteva sui «pluricontestati criteri di assegnazione dei budget alle strutture convenzionate, riproposti nonostante la pregressa segnalazione dell’Autorità del garante della libera concorrenza che ha, apertis verbis, evocato palesi discriminazioni con riflessi sul libero mercato». Ma il sub-commissario non si è presentato, e Chizzoniti «non ci sta». E non demorde. Anzi, persiste: pertanto, come già deciso nel corso della riunione «disertata dal generale Luciano Pezzi», dispone la riconvocazione del sub-commissario per l`attuazione del Piano di rientro. «E a scanso di equivoci – spiega ancor il presidente della Commissione – lo stesso è stato facultato a scegliersi il giorno e l’ora, anche di domenica e altri giorni festivi, per essere audito dall’organo di vigilanza, comunque non oltre il 30 giugno andante».
L`organismo di controllo del Consiglio è disponibile ad adeguarsi alle esigenze di Pezzi, «che questa volta, fuori da ogni infingimento, dovrà dire se intende o meno sottrarsi al confronto con l’assemblea legislativa della Regione che lo ospita», incalza ancora Chizzoniti.
Il tema sul quale il sub-commissario sarà chiamato a riferire è particolarmente delicato, «poiché è innegabile – aggiunge Chizzoniti – l’esistenza di fasce imprenditoriali che hanno usufruito di evidente benevolenza nella quantificazione dei budget attribuiti disattendendo anche le precise ed eloquenti segnalazioni dell’Autorità del garante del libero mercato. Letteralmente ignorate».
Anche su Villa Betania e l’Ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo, come già anticipato al termine dell’ultima seduta dell`organo di vigilanza, Chizzoniti ha disposto per il 18 giugno la convocazione dell’ufficio di presidenza della Commissione, per l’audizione del direttore generale dell`Asp di Reggio Rosanna Squillacioti e del direttore sanitario Franco Sarica, «che hanno confermato la disponibilità a rimuovere qualsiasi impedimento al rilancio dell`ospedale “Tiberio Evoli” di Melito e di Villa Betania, appesantita da un imponente fardello debitorio ex ante prodotto».
Chizzoniti ribadisce che «saranno esplorate soluzioni tecniche legalitarie volte al pagamento delle fatture extrabudget (circa 40mila euro) le cui prestazioni hanno rappresentato comunque un incontestabile arricchimento e utilità per l`Asp e la Regione Calabria. Elementi che da soli giustificherebbero il riconoscimento di legittimità delle prestazioni connesse alle fatture fuori budget». Secondo il presidente e consigliere regionale di “Insieme per la Calabria”, sarebbe anche opportuno approfondire l`ipotesi di un commissariamento di Villa Betania, «la cui pregressa e deficitaria gestione è già stata responsabilmente devoluta, dal direttore sanitario pro tempore (Pino Gentile, ndr), alla serena valutazione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria per accertare l`eventuale integrazione di fattispecie penalmente rilevanti». (0040)