I cinque contratti che fanno tremare il calcio calabrese
Sono cinque i contratti “sospetti” che hanno portato la guardia di finanza a bussare alle porte delle società calabresi Reggina, Crotone e Cosenza Calcio 1914. Cessioni, prestiti e rinnovi di contrat…

Sono cinque i contratti “sospetti” che hanno portato la guardia di finanza a bussare alle porte delle società calabresi Reggina, Crotone e Cosenza Calcio 1914. Cessioni, prestiti e rinnovi di contratto che riguardano atleti gestiti dalla nuova Gea di Alessandro Moggi indagato per associazione a delinquere e frode fiscale assieme ai procuratori Alejandro Mazzoni e Leo Rodriguez. Sarebbero loro gli ideatori del meccanismo fiscale grazie al quale riuscivano a non pagare le tasse sugli scambi di cartellini. In Calabria i finanzieri hanno acquisito contratti, scritture private, fatture, estratti conti bancari e anche la corrispondenza tra i vertici delle società e i procuratori dei calciatori. Materiale adesso al vaglio degli investigatori, nel frattempo comunque nessuna delle squadre risulta indagata.
Nella sede della Reggina le fiamme gialle hanno chiesto l`intera documentazione relativa ai rapporti tra la società del presidente Lillo Foti e i calciatori Salvatore Aronica, Gaetano De Rosa, Domenico Danti e Francesco De Rose. Aronica, cittadino onorario di Reggio Calabria, giunge in riva allo Stretto nel 1998. La sua carriera prosegue in Calabria a Crotone, poi Ascoli, Messina e, infine nel 2006, ritorna a vestire la maglia amaranto. Nel 2008 viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli per circa 2,7 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale. Ed è proprio quest`ultimo passaggio a essere finito nel mirino della Finanza. Ancor più remoto il contratto “incriminato” di Gaetano De Rosa. Nella richiesta di consegna di documentazione firmata dai magistrati della Procura di Napoli Antonello Ardituro, Stefano Capuano, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri del pool Reati collegati a manifestazioni sportive coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo, si fa riferimento al «trasferimento in prestito al Genoa» avvenuto nell`agosto del 2006 dopo le due stagioni passate da De Rosa con la Reggina. Nella sede degli amaranto i finanzieri hanno poi acquisito gli atti della «negoziazione del contratto» del calabrese di San Giovanni in Fiore Domenico Danti. Il giovane calciatore all`epoca di proprietà del Siena, che lo aveva prelevato in estate dal Cosenza, nel 2010 era arrivato in prestito alla Reggina nell`ambito del doppio affare Brienza-Valdez. L`ultimo contratto “attenzionato” era quello relativo al «trasferimento dal Cosenza calcio spa» di Francesco De Rose, proprio per questo la guardia di finanza si è presentata anche nella sede della società rossoblù. Il calciatore nel 2011 passò alla Reggina con l`acquisto della restante parte della comproprietà per un valore di 100.000 euro, da regolare in unica soluzione mediante deposito in Lega.
A Crotone, invece, gli inquirenti campani sono arrivati seguendo le tracce di Gennaro Scarlato che nel 2006 venne ceduto in prestito allo Spezia. Scarlato venne coinvolto nell`indagine della Procura di Udine su un presunto giro di scommesse clandestine, la sua posizione, comunque, venne in seguito archiviata.
Ma nelle sedi delle tre società la guardia di finanza non si è limitata alle sole compravendite di giocatori, ma ha allargato la verifica a tutti i diritti, compresi quelli di immagine. Nel decreto di acquisizione si specifica che la procura vuole tutti i «contratti realizzati tra il club ed il suo agente aventi ad oggetto prestazioni di natura diversa da quella sopra citata (ad esempio attività di scouting, organizzazione di eventi, intermediazione nei diritti di immagine)».
A rischiare, però, ci sono anche alcuni tra i più talentuosi calciatori “made in Calabria”. Come Giuseppe Sculli, ex di Juventus, Lazio e Genoa, già in passato al centro delle polemiche perché nipote del boss Giuseppe Morabito, “U Tiradritto”. Lo stesso Sculli è rimasto coinvolto nello scandalo scomesse, secondo l`accusa sarebbe stato uno dei promotori della combine tra Lazio e Genoa del 2011. Nella lista dei calciatori è finito anche il nome di Alessandro Pellicori, attaccante che ha militato nel Torino e nel Qpr prima di essere coinvolto nello scandalo delle scommesse (è stato arrestato il 28 maggio 2012 nell`operazione Last Bet, condotta dalla Procura di Cremona). Sotto la lente di ingrandimento anche uno dei contratti di Francesco Cozza, già bandiera della Reggina e allenatore del Catanzaro nella scorsa stagione. Gli approfondimenti comunque riguardano le sue stagioni lontano dalla Calabria.