Wc all`ingresso della Cattolica, Legambiente contro l`«ecomostriciattolo» di Stilo

STILO «Complimenti a Soprintendenza e Comune per la geniale intuizione. Ora sì che l`aspirazione in campo dal 2006 di inserire la Cattolica di Stilo, massimo esempio dell`architettura sacra bizantina insieme ad altre perle dell`epoca, tra i siti dell`Unesco patrimonio dell`umanità potrà essere concretizzata. La costruzione del wc e della “garitta” prima del cancello sarà il valore aggiunto che consentirà di sbaragliare la concorrenza e avere il meritato premio che finora è mancato!»: si affida all`amara ironia Nuccio Barillà, della Segreteria Nazionale di Legambiente per commentare la notizia dello scempio che si sta consumando a Stilo e che sta sollevando poderose proteste, come dimostrano anche le innumerevoli segnalazioni che arrivano all`indirizzo dell`associazione ambientalista.
«Non è la prima volta che assistiamo a decisioni scriteriate – aggiunge Lidia Liotta del Circolo Legambiente di Reggio Calabria –, gli esempi di restauri imbarazzanti e “brutture autorizzate” nei siti archeologici e monumentali sono purtroppo innumerevoli e fanno da contrasto con altri interventi adeguati. Ricordiamo nella stessa Stilo la vicenda del Monastero della Clarisse che oltre vent`anni fa ci vide impegnati come Legambiente in un “corpo a corpo” durissimo nei confronti di interessi privati che trovavano copertura nella pubblica amministrazione».
Secondo Legambiente «in casi come quello della Cattolica di Stilo non è in discussione la possibilità o necessità di dotare il luogo di strutture di servizio (anche igienico), soprattutto se concepite all`interno di un progetto di valorizzazione più complessivo che il sito compresa la parte circostante la Cattolica attende da anni. In discussione è la scelta progettuale che sta partorendo un “ecomostriciattolo”, un vero e proprio ecomostro piccolo nella dimensione ma enorme nell`impatto».
Da qui la richiesta di Legambiente a Soprintendenza e Comune di rivedere la decisione evitando che si sia costretti a passare a forme più dure di contestazione in ogni sede. (0070)