Bagnara, a processo l`ex comandante dei vigili Bellantone
REGGIO CALABRIA Dovrà presentarsi di fronte al giudice del Tribunale di Reggio Calabria l’ex comandante dei vigili di Bagnara Calabra, Giuseppe Bellantone, arrestato nel febbraio scorso dai carabinie…

REGGIO CALABRIA Dovrà presentarsi di fronte al giudice del Tribunale di Reggio Calabria l’ex comandante dei vigili di Bagnara Calabra, Giuseppe Bellantone, arrestato nel febbraio scorso dai carabinieri della Compagnia di Palmi per corruzione, tentato peculato e falso. Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto solido il quadro accusatorio ricostruito dalla Procura reggina, secondo cui Bellantone avrebbe riconosciuto all’Istituto per la famiglia onlus rimborsi per il servizio di assistenza al traffico per spese che in realtà non sarebbero mai state sostenute.
Per questo motivo, insieme a lui dovranno affrontare il processo sia il presidente della cooperativa, Demetrio Amodeo, sia uno degli “illustri” soci volontari, il consigliere comunale di maggioranza con delega ai Servizi sociali, Giuseppe Surace. Per entrambi, inizialmente solo indagati nel procedimento, l’Ufficio di Procura ha chiesto il rinvio a giudizio in sede di chiusura di indagini. Ma non sono soli. Anche i fratelli Carmelo e Antonio Furci, titolari della concessionaria Cema, che – pur in assenza di autorizzazione – utilizzavano la piazza Sfalassà per esporre le auto in vendita. Un abuso su cui Bellantone avrebbe chiuso più di un occhio, facendosi però in cambio consegnare gratuitamente prima un’Alfa Romeo, quindi una Peugeot.
Questa volta, le «amicizie importanti» vantate da Bellantone, chiacchierando con soggetti non meglio identificati e captate dall`autorità giudiziaria, non sono servite. Il comandante – ascoltato dagli investigatori – è stato pizzicato a gloriarsi di essersi più volte «salvato dalla giustizia» in virtù di alcune amicizie che avrebbe stretto con persone collocate in «posti strategici». Conoscenze che avrebbero consentito a Bellantone di sapere in anticipo notizie sulle attività investigative a suo carico, ma che – allo stato – non sono state ancora individuate. (0040)