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Processo Cacciola, chiesti fino a 21 anni di carcere

PALMI La condanna a 21 anni di reclusione è stata chiesta dal procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo nei confronti dei genitori e del fratello di Maria Concetta Cacciola, la testimone di giustizia su…

Pubblicato il: 10/07/2013 – 18:29
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Processo Cacciola, chiesti fino a 21 anni di carcere

PALMI La condanna a 21 anni di reclusione è stata chiesta dal procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo nei confronti dei genitori e del fratello di Maria Concetta Cacciola, la testimone di giustizia suicidatasi nel 2011. I tre, Michele e Giuseppe Cacciola, 55 e 32 anni, e Anna Rosalba Lazzaro (49), sono accusati di maltrattamenti in famiglia seguiti da suicidio e violenza per costringere la donna a ritrattare e quindi a commettere falsa testimonianza e favoreggiamento.
La requisitoria è stata condotta, davanti ai giudici della Corte d`assise di Palmi, dai pm Giulia Masci e Francesco Ponzetta e conclusa da Creazzo che ha formulato le richieste di condanna: 18 anni per i maltrattamenti in famiglia e tre, in continuazione, per il reato di violenza o minaccia. «Si tratta – ha detto Creazzo nella requisitoria – di un caso emblematico che corrisponde al cliché delle famiglie mafiose che di fronte ai collaboratori di giustizia fanno di tutto per farli ritrattare». Michele Cacciola è il cognato del boss Gregorio Bellocco, capo dell`omonima cosca di `ndrangheta di Rosarno. Il marito di Maria Concetta Cacciola è Salvatore Figliuzzi, attualmente detenuto per scontare una condanna ad otto anni di reclusione per associazione di tipo mafioso.

LA VICENDA
Maria Concetta Cacciola, dopo avere iniziato a testimoniare, era stata trasferita in una località protetta, dove era rimasta fino al 10 agosto del 2010, quando decise di tornare a Rosarno per riabbracciare i figli rimasti a casa dei nonni in attesa del perfezionamento delle pratiche per il loro trasferimento nella sede protetta. A distanza di qualche giorno, il 20 agosto, la donna si tolse la vita ingerendo acido muriatico. (0090)

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