Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 11:12
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

I bilanci «omerici» della sanità calabrese

LAMEZIA TERME «Siete passati dai bilanci omerici ai complimenti»: una frase che, molto probabilmente, il governatore Scopelliti non mancherà di brandire a ogni piè sospinto di fronte a chi critica la…

Pubblicato il: 18/07/2013 – 18:18
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
I bilanci «omerici» della sanità calabrese

LAMEZIA TERME «Siete passati dai bilanci omerici ai complimenti»: una frase che, molto probabilmente, il governatore Scopelliti non mancherà di brandire a ogni piè sospinto di fronte a chi critica la gestione commissariale della sanità calabrese. A pronunciarla sarebbe stato Francesco Massicci (il dirigente del ministero dell`Economia da cui prende il nome il Tavolo che sovrintende alla attuazione del Piano di rientro dal debito) in occasione della verifica sul bilancio 2012 andata in scena martedì scorso. Non ci sono conferme ufficiali, ma i presunti «complimenti» all`azione del commissario ad acta stridono, e non poco, con un altro documento che, invece, ha tutti i crismi dell`ufficialità. Si tratta dell`ultimo verbale del Tavolo, stilato il 18 aprile scorso, dove il clima encomiastico della riunione di martedì era sostituito dalla fredda e impietosa realtà numerica. Quella che illumina una situazione ancora critica per la sanità calabrese, costretta a fare i conti con un`esposizione debitoria particolarmente complessa. «Tavolo e Comitato – si legge nel verbale – sulla base delle analisi condotte, stimano il permanere di un debito non coperto di 200,166 milioni di euro, scontando le risorse Fas per 578 milioni di euro che al momento attuale non sono disponibili e sono vincolate alla riprogrammazione del “Piano Sud”, ancora non avvenuta». Un disavanzo ingente e “scoperto”, che ha prodotto alcuni effetti in particolare: il mantenimento anche per il 2013 delle aliquote massime di Irap e Irpef e la proroga del blocco del turnover fino al 31 dicembre 2014. I componenti del Tavolo Massicci lo specificavano a chiare lettere e senza possibilità di interpretazioni “allegre”: «Pertanto in ragione dei disavanzi pregressi di 200,166 milioni di euro che non hanno trovato adeguata copertura, per la Regione Calabria si sono realizzate le condizioni per l`applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l`ulteriore incremento delle aliquote fiscali di Irap e addizionale regionale all`Irpef per l`anno d`imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti, per l`applicazione del blocco automatico del turnover del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e per l`applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo».
Più che un «complimento», il Tavolo sembrava insomma destinare sonore bacchettate all`indirizzo del governatore e dei due sub-commissari, Luciano Pezzi e Luigi D`elia.
Certo, la recente verifica ha messo in evidenza alcuni risultati positivi relativi ai risparmi nell`area farmaceutica e per le spese del personale, ma restano incontrovertibili la tassazione massima che i calabresi saranno costretti a subire per ripianare i debiti della sanità e il blocco del turnover, che inciderà inevitabilmente sulla qualità dei servizi.
L`emergenza sanità è insomma tutt`altro che superata. Le misure “lacrime e sangue” sono ufficiali, i panegirici, invece, un po` meno.
«Il governatore Scopelliti di bilanci omerici se ne intende. Visto come sono andate le cose al Comune di Reggio, potrebbe dare lezioni a tutta Italia». Il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione non è affatto convinto della bontà dell`azione del commissario ad acta, malgrado le cronache “benevole” degli ultimi giorni. «Il dato più rilevante – spiega – è che il disavanzo persiste. Per questo i calabresi continueranno a essere i più tartassati d`Italia anche per l`anno in corso. Le inadempienze del commissario Scopelliti determineranno un esborso superiore rispetto al resto del Paese, pari a circa 114 milioni di euro».
Il Tavolo Massicci, il 7 novembre 2012, aveva inoltre chiesto alla struttura commissariale «di redigere e adottare il Programma operativo per gli anni 2013-2015 entro il 31 dicembre 2012». Impegno disatteso anche all`appuntamento del 18 aprile. Per questo il Tavolo aveva fissato come termine perentorio il 10 maggio scorso. Quel Piano – che il governatore Scopelliti ha illustrato per sommi capi durante l`ultima seduta del consiglio regionale – è però arrivato a Roma solo martedì scorso. Chissà se Massicci si sarà complimentato anche questa volta. (0040)

Argomenti
Categorie collegate

x

x