Sequestro depuratori Indagati anche dieci sindaci
CORIGLIANO CALABRO Una vasta operazione, effettuata dal Corpo forestale dello Stato e dalla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, ha portato al sequestro di 10 depuratori dei Comuni dello Jonio…

CORIGLIANO CALABRO Una vasta operazione, effettuata dal Corpo forestale dello Stato e dalla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, ha portato al sequestro di 10 depuratori dei Comuni dello Jonio cosentino. L’operazione denominata “Calipso” è stata disposta dal procuratore capo del Tribunale di Rossano, Eugenio Facciolla. Sequestrati gli impianti di Rossano, Corigliano, Bocchigliero, Caloveto, Paludi, Campana, Terravecchia e Longobucco. L`operazione è il risultato delle indagini condotte dal Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale (Nipaf) di Cosenza, che avrebbe accertato negli impianti, alcuni dei quali fatiscenti, una sistematica attività di raccolta e smaltimento non autorizzato dei rifiuti costituiti dalle acque reflue urbane e dai fanghi derivanti dal trattamento di tali acque attraverso gli impianti stessi. L`attività sarebbe avvenuta in totale assenza di depurazione dei reflui urbani e la situazione sarebbe risultata ancora più grave dopo gli esiti delle analisi dell`Arpacal effettuate nei vari impianti, che hanno evidenziato il netto superamento dei limiti tabellari previsti dal decreto legislativo numero 152 del 2006, recante norme in materia ambientale. I risultati delle analisi dell`Arpacal hanno registrato un`alta concentrazione, sia nelle acque interne che nei terreni, di carbonio organico disciolto (Doc), di richiesta biochimica di ossigeno (Bod5) e di escherichia coli. Sono ventitré gli indagati, tra cui amministratori e i tecnici comunali, che dovranno rispondere dei presunti reati di disastro ambientale e di danneggiamento di acque pubbliche.
Ci sono i sindaci dei dieci Comuni interessati tra i 23 indagati dell`operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Rossano. «L`avviso di garanzia – ha detto il procuratore della Repubblica di Rossano Eugenio Facciolla – è un atto dovuto, utile soprattutto a tenete sotto la scure di responsabilità i sindaci che avranno tempo 60 giorni per sistemare gli impianti, pena responsabilità penali più gravi. L`operazione di oggi testimonia l`importanza di avere la Procura sul territorio in cui viviamo, per dare la possibilità a quanti ci vivono di denunciare direttamente a noi le cose che non vanno. Vorrei ci fosse maggior attenzione sul territorio che potrebbe essere garantita proprio dalla presenza del Tribunale». «Riguardo alla vicenda di oggi – ha aggiunto Facciolla – sostengo che i fondi per la depurazione ci siano e non possono sparire o essere distratti per altro. Guarda caso il fenomeno è diffuso visto che sono coinvolti dieci Comuni e questo la dice lunga. Colgo l`occasione per dare il giusto riconoscimento ai miei colleghi che si sono messi a disposizione da subito. Anche se l`ufficio è piccolo dimostra grandi capacità. Un riconoscimento va alle forze dell`ordine, che hanno lavorato al meglio per garantire la giusta dignità al territorio». (0090)