Reggio, l`acqua è "salata": le bollette sono le più care d`Italia
LAMEZIA TERME Reggio Calabria è la città italiana dove l`acqua costa di più e in cui la spesa è aumentata maggiormente. La tariffa applicata per il servizio di acquedotto è infatti di circa 12 volte…

LAMEZIA TERME Reggio Calabria è la città italiana dove l`acqua costa di più e in cui la spesa è aumentata maggiormente. La tariffa applicata per il servizio di acquedotto è infatti di circa 12 volte superiore a quella di una metropoli come Milano. Un dato che da solo basta a fotografare la situazione dell`intero sistema regionale, (letteralmente) pieno di falle e di disservizi che comportano costi salati (letterale, ancora una volta, per quanto riguarda la città dello Stretto, da tempo alle prese con il fenomeno della sapidità dell`acqua) per i cittadini. È quanto emerge dall`ultimo rapporto sul servizio idrico integrato a cura di Cittadinanzattiva. Un dossier che evidenzia le diversità tariffarie esistenti tra le diverse regioni e all`interno delle stesse. Tra Reggio e Cosenza, ad esempio, la differenza è pari a 286 euro.
Nessun capoluogo calabrese, d`altro canto, compare nella top ten delle città dove il servizio idrico integrato costa di più. La città bruzia, invece, è al quinto posto tra quelle in cui costa di meno, per una spesa annua di 171 euro a persona. Nota positiva a cui fa da contraltare la situazione del servizio a Reggio, dove l`acquedotto costa annualmente 373 euro a persona, contro i 31 di Milano. Gli aumenti della spesa – secondo il rapporto 2013 – coinvolgono 95 città sulle 106 monitorate, con solo 5 casi di diminuzione delle tariffe. Reggio è la città italiana che registra l`incremento più consistente della spesa per il servizio idrico integrato, con una variazione che dal 2007 al 2012 ha toccato il +164%. Dai 173 euro del 2007, infatti, le tariffe sono passate ai 225 euro del 2011 fino ad arrivare ai 457 del 2012. Cifre che collocano la città della Fata Morgana al 12 posto nella classifica italiana dei Comuni dove il servizio idrico integrato costa di più. Non ride neppure Catanzaro (84esimo posto), dove l`aumento nello stesso lasso di tempo è stato del 25% (184 euro nel 2007 e nel 2011, 230 nel 2012). Tariffe invariate, invece, a Cosenza, Crotone e Vibo, ferme rispettivamente a 171, 214 e 190 euro all`anno. Crotone si conferma nelle parti basse della classifica (91°). Costi ancora più contenuti a Vibo (95°) e Cosenza (102°).
Migliorano anche i dati relativi alla dispersione della rete, pur rimanendo problematici in via generale. Il 40% delle risorse idriche calabresi – stando ai dati del 2011 – rimane ancora inutilizzato a causa dei guasti che interessano l`intero sistema di approvvigionamento regionale. Nel 2007 la dispersione toccava il 49%. Tra i Comuni, spicca il dato di Cosenza, dove l`acqua non immessa nel sistema arriva al 68%. Uno status quo anche peggiore rispetto al 2007, quando la stima si attestava al 67%. Più virtuosa Catanzaro, che non sfrutta solo il 19% delle sue risorse idriche, seguita da Crotone (33%), Reggio (38%) e Vibo (40%).
Il dossier di Cittadinanzattiva colloca la Calabria al 13esimo posto in Italia per la spesa relativa al servizio idrico nel 2012, per un costo medio di 253 euro all`anno. (0040)