SANGUE INFETTO | Dieci mesi di inerzia prima della tragedia
COSENZA C`è stata un`altra visita ispettiva al Centro trasfusionale dell`ospedale di Cosenza. Dopo i controlli del 18 e 19 settembre 2012 – alla quale è seguita la stesura della relazione shock racco…

COSENZA C`è stata un`altra visita ispettiva al Centro trasfusionale dell`ospedale di Cosenza. Dopo i controlli del 18 e 19 settembre 2012 – alla quale è seguita la stesura della relazione shock raccontata ieri dal Corriere della Calabria –, il Centro regionale sangue Calabria e il Centro nazionale sangue hanno inviato i propri esperti nel presidio sanitario bruzio il 18 e 19 luglio scorsi, qualche giorno dopo la morte di un paziente a seguito di una trasfusione di sangue contaminato. Gli ispettori hanno trovato – a dieci mesi di distanza dalla prima verifica – condizioni praticamente immutate. In sostanza, le «non conformità sono risultate ancora presenti» e «potrebbero aver determinato la causa dell`evento in questione», cioè la morte del 79enne rendese. Il particolare emerge dalla risposta all`interrogazione parlamentare del centrosinistra sul “caso Cosenza”, firmata dal sottosegretario del ministero della Salute Paolo Fadda, che cristallizza al 19 giugno 2013 la data della «prima reazione indesiderata grave», vale a dire il primo caso di contaminazione nel sangue trasfuso. In quell`occasione, secondo la breve ricostruzione fornita dal ministero, «le direzioni sanitarie aziendale e di presidio hanno disposto gli accertamenti del caso, identificando l`origine della contaminazione nella procedura di raccolta delle donazioni». Tuttavia, le procedure avviate non hanno evitato il secondo contagio.
Il documento si sofferma anche su altre disfunzioni dell`ospedale, coinvolgendo la Regione, che non ha mai fornito «elementi significativi di risposta» su alcune questioni evidenziate sui tavoli romani. Non pervenute sono le delucidazioni sull`atto aziendale, sul flusso per il monitoraggio degli errori in sanità e sull`«affidamento triennale del servizio di manutenzione edile e impiantistica degli stabilimenti ospedalieri e del fabbricati dell`Ao di Cosenza, per il triennio 2011-2014». Troppi angoli bui sulla gestione della sanità cosentina, troppe incertezze e carenze. Alcune sono sul tavolo dei manager da dieci mesi. E per farle emergere è stata necessaria una tragedia. (0020)