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L`Udc a Cosenza perderà un altro capogruppo

COSENZA C`era una volta il partito-moloch, aggregazione che litigava nelle segrete stanze e poi, però, si muoveva come un sol uomo. Un`immagine legata al passato: pure l`Udc si è balcanizzato e non p…

Pubblicato il: 21/08/2013 – 17:35
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L`Udc a Cosenza perderà un altro capogruppo

COSENZA C`era una volta il partito-moloch, aggregazione che litigava nelle segrete stanze e poi, però, si muoveva come un sol uomo. Un`immagine legata al passato: pure l`Udc si è balcanizzato e non passa giorno senza una polemica, una minaccia di dimissioni, un`uscita teatrale. A Cosenza, poi, la sfida tra le due anime della Balena bianca – rappresentate dalle famiglie Trematerra e Occhiuto – è in corso da mesi. E non potrà non avere effetti anche sulla politica regionale. L`ultima, annunciata via social network, è l`addio di Massimo Bozzo alla poltrona di capogruppo dell`Udc nel consiglio comunale di Cosenza. Il secondo addio in poche settimane, dopo quello di Raffaele Cesario, fresco di nomina all`assessorato all`Agricoltura, retto da Michele Trematerra. Bozzo era sì capogruppo, ma “temporaneo”. Un aggettivo che non aveva gradito fin dalle prime battute. Chiedeva una conferma definitiva: i suoi rapporti con il sindaco Mario Occhiuto sono buoni, meno buoni quelli con il fratello Roberto, ex parlamentare. Così il capogruppo ha dato fiato alla tastiera, spiegando che «in data 30 agosto mi recherò dal segretario generale del Comune di Cosenza per rassegnare le mie dimissioni. Per quanto riguarda la mia permanenza nel gruppo e nel partito dell`Udc e in consiglio comunale, sto meditando da un po` di tempo di abbandonare la politica». Con due punti esclamativi, tanto per chiarire che siamo davanti a uno sfogo. Se all`annuncio seguiranno dimissioni formali, l`Udc – che è il gruppo di riferimento del sindaco – si troverà nuovamente senza guida dopo poco più di un mese. E, con i focolai di crisi che covano ancora sotto la superficie “tranquilla” della maggioranza, non ci sarà da stare sereni.
Anche perché proprio ieri, in una nota, l`ex consigliere e assessore regionale, Gino Pagliuso, che a Cosenza è il segretario provinciale dell`Udc, disegnava un quadretto assai poco edificante sullo stato dei rapporti all`interno del partito. Una frase per tutte: «Purtroppo, questo partito in Calabria viene gestito a livello privatistico e padronale». Ce l`aveva con il segretario regionale Gino Trematerra che, da parte sua, l`aveva definito «latitante», riferendosi al suo presunto scarso impegno in campagna elettorale. Ecco, il moloch non c`è più. (0020)

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