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Politico cosentino «mediocre»? Per la Cassazione non è un`ingiuria

ROMA Se in un dibattito politico molto acceso si produce uno scontro verbale durante il quale uno degli interlocutori dice all`altro che la sua conoscenza di un determinato fatto è «mediocre» e «meno…

Pubblicato il: 26/08/2013 – 16:40
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Politico cosentino «mediocre»? Per la Cassazione non è un`ingiuria

ROMA Se in un dibattito politico molto acceso si produce uno scontro verbale durante il quale uno degli interlocutori dice all`altro che la sua conoscenza di un determinato fatto è «mediocre» e «meno di mediocre» – criticando quindi non la persona, ma le obiezioni da questa mosse sul tema in discussione – quest`affermazione non si può considerare un`ingiuria. Lo ha stabilito la Cassazione, quinta sezione penale, annullando una sentenza e rinviandola al tribunale di Cosenza per un nuovo esame, relativa a una condanna per il reato di ingiurie.
La frase era stata pronunciata nel corso di un consiglio comunale, quando l`imputato aveva risposto a domande sulle regole di bilancio. La Suprema Corte ha ritenuto la sentenza del Tribunale «carente nella motivazione», «non avendo in alcun modo analizzato» come, «sulla base delle testimoniante indotte dalla difesa, il vocabolo “mediocre” non era semplicemente scaturito da una richiesta di delucidazioni della persona offesa, bensì da un contesto più articolato e comprensivo del complessivo comportamento di questo: un contesto nel quale la frase incriminata poteva assumere una valenza diversa se valutata in riferimento alla critica non alla persona, ma alla natura della obiezione che essa formulava, in rapporto al tema in quel momento in discussione». (0070)

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