Pesca, Trematerra: passi avanti in un settore strategico

CATANZARO L`Assessore all`Agricoltura Michele Trematerra, con una nota dell`Ufficio stampa della Giunta regionale, interviene in merito alle problematiche del del settore della pesca, anche in relazione a recenti esternazioni di esponenti politici e del settore. «Quello della pesca – afferma – è senza dubbio un settore strategico da potenziare, implementando politiche di sviluppo integrate con il turismo, l`ambiente, l`agricoltura. Tutto ciò nella consapevolezza che la pesca non può e non deve rappresentare solo un`attività che punta allo sfruttamento della risorsa ittica, ma un`attività integrata in un sistema che alimenti nuovi percorsi economici che assicurino, da un lato, il giusto reddito agli operatori e, dall`altro, preservino l`ecosistema attraverso una riduzione dello sforzo di pesca ed un uso più consapevole e rispettoso dell`ambiente». Trematerra sottolinea il fatto che il non rispettare gli impegni assunti determina una perdita di credibilità e un indebolimento complessivo dell`azione della pubblica amministrazione. «Si è, infatti, lavorato alacremente – aggiunge – e si sono verificati dei significativi passi avanti. In particolare, è stato approvato ed è già esecutivo il Regolamento relativo alle attività di ittiturismo e pescaturismo; è stato redatto il piano regionale per la dismissione incentivata dell`uso delle piccole reti derivanti `ferrettare` ed il relativo bando è all`esame degli organi preposti del Ministero dello Politiche Agricole e della Commissione Europea; è in corso di pubblicazione il bando afferente al finanziamento dei progetti pilota. E` stato inoltre definito con Fincalabra il piano recante gli incentivi economici in favore delle famiglie dei pescatori in termini di microcredito ed il relativo bando, aderendo a specifica richiesta del mondo sindacale, sarà pubblicato nei primi giorni del mese di ottobre». L`assessore Trematerra conclude sottolineando che si si stanno compiendo ulteriori sforzi per dare risposte concrete risposte concrete a quei territori particolarmente vocati, in termini di strutture per valorizzazione dei prodotti ittici, attraverso risorse comunitarie, benché ci si trovi nella delicata fase di fine programmazione».