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«Sulla metro troppi egoismi Intanto l`iter rallenta»

COSENZA «La metropolitana leggera potrà rappresentare una realizzazione importante e strategica, soprattutto se sarà raccordata con il trasporto pubblico dell’intera area urbana e dell’Unical, conten…

Pubblicato il: 29/08/2013 – 16:29
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«Sulla metro troppi egoismi Intanto l`iter rallenta»

COSENZA «La metropolitana leggera potrà rappresentare una realizzazione importante e strategica, soprattutto se sarà raccordata con il trasporto pubblico dell’intera area urbana e dell’Unical, contenendo il traffico privato e favorendo una mobilità sostenibile e meno inquinante, a patto però che non venga stravolto l’assetto viario di Cosenza e non si debba assistere alla rinnovata ghettizzazione di via Popilia».
La Cgil entra nel dibattito in corso sull`infrastruttura da 160 milioni di euro. E lo fa per fissare qualche paletto sulle caratteristiche dell`opera e per criticare le polemiche degli ultimi giorni: «La discussione in atto sta facendo emergere molti egoismi, divisioni e interessi di parte, con il rischio che vadano persi i fondi comunitari e che venga sprecata l’ennesima occasione per l’intero territorio. Superare dannosi campanilismi potrà essere molto utile non solo per realizzare la metropolitana leggera, ma più complessivamente per centrare l’ambizioso obiettivo della “città unica”, della quale la metropolitana leggera è solo un aspetto».
Gli screzi nel centrodestra cosentino, però, non devono mascherare il vero problema: «Il dannoso arretramento che si sta invece registrando proprio sulla concretizzazione di tale progetto, che fino a qualche tempo fa sembrava essere al centro delle proposte e delle scelte istituzionali».
Per la Cgil di Cosenza tale obiettivo «passa necessariamente dal miglioramento della qualità della vita e, di conseguenza, dalla gestione integrata dei servizi pubblici essenziali, dalla formazione e dalla cultura, che presuppongo la ripresa di un dialogo costruttivo fra i diversi soggetti coinvolti. Purtroppo i segnali che giungono dalle forze politiche e dalle istituzioni sono tutt’altro che incoraggianti: quotidianamente, infatti, assistiamo a litigi sulle poltrone e allo smantellamento di quanto era stato creato in precedenza. Basti pensare ai rifiuti che, dopo il fallimento della società Valle Crati, ogni Comune gestisce in autonomia. Che dire poi dell’impasse sul bando della depurazione, oppure dello stallo che caratterizza il settore dei trasporti, per il quale la Cgil di Cosenza ha proposto la nascita di un’azienda unica di bacino che, partendo dall’area urbana cosentina, si estenda al Savuto e alla Presila». (0020)

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