La Cgil: «Scopelliti incapace di risolvere i drammi sociali»
LAMEZIA TERME «In Calabria ormai siamo al dramma sociale». È amara la riflessione della Cgil Calabria che prende spunto dalle ultime rilevazioni dell`Istat, secondo cui nel terzo trimestre del 2013 i…

LAMEZIA TERME «In Calabria ormai siamo al dramma sociale». È amara la riflessione della Cgil Calabria che prende spunto dalle ultime rilevazioni dell`Istat, secondo cui nel terzo trimestre del 2013 i disoccupati calabresi sarebbero circa 145mila, con un`altissima percentuale di disoccupazione giovanile. Un problema di difficile risoluzione che, se da una parte deriva dalla crisi economica complessiva, dall`altra trova in questa regione una sua complessa specificità. Secondo il sindacato calabrese, infatti, «la giunta regionale non è stata in grado di costruire politiche di contrasto e di contenimento alla disoccupazione, nel mentre in Calabria si è allargata la fascia delle famiglie che vive sotto la soglia minima di povertà. Il disagio sociale è ormai arrivato al culmine con un precariato stremato e servizi pubblici collassati».
Un quadro nel quale è ravvisabile la pesante responsabilità politica dell`esecutivo Scopelliti che, dall`inizio della legislatura, «ha vissuto alla giornata, senza alcuna programmazione e senza un`idea concreta di rilancio economico della Regione. Stride e fa a pugni con la realtà l`atteggiamento del presidente Scopelliti che, soprattutto in queste ultime settimane, si è spesso pavoneggiato sulle macerie di una Calabria che invece boccheggia ed è ormai alla disperazione sociale».
Sul piatto restano intatte le maggiori criticità: «Dal sistema sociale e sanitario al fragile sistema produttivo e industriale, dai nodi dei trasporti a quello della crisi dell`edilizia, al precariato, alle inadeguate risposte verso le giovani generazioni. E, vogliamo sottolinearlo, se ha un minimo di respiro oggi il settore della forestazione e dell`agricoltura ciò è dovuto a una riforma che è stata costruita dalla proposta e dalla mobilitazione del sindacato e dei lavoratori e che inizialmente è stata fortemente osteggiata dalla giunta regionale».
Adesso spazio ai tavoli di confronto con il sindacato che – ad avviso della Cgil – «devono affrontare tutte le criticità e le emergenze della regione. Questi tavoli però non possono rimanere solo fini a se stessi ma devono produrre immediatamente risposte ai bisogni dei calabresi. Se tutto ciò dovesse mancare ci pare necessario richiedere una nuova politica ed i necessari cambiamenti con la mobilitazione dei lavoratori e dei disoccupati». (0040)