Magorno replica al Fatto
Non entra nel merito dei giudizi politici «perché rispettoso del diritto di opinione e critica propri del giornalismo», ma dopo il ritratto sarcastico e pungente che gli ha dedicato il Fatto Quotidi…

Non entra nel merito dei giudizi politici «perché rispettoso del diritto di opinione e critica propri del giornalismo», ma dopo il ritratto sarcastico e pungente che gli ha dedicato il Fatto Quotidiano, Ernesto Magorno, sindaco di Diamante e deputato Pd, vuole comunque dire la sua. Innanzitutto, sul porto di Diamante, definito dal giornalista Davide Vecchi come una «colata di cemento che ha coperto la scogliera», Magorno replica che «l`opera è stata appaltata nel 2000 e quindi diversi anni prima che io diventassi sindaco. I lavori sono iniziati nel 2009 – prosegue il deputato renziano – ma in sostanza il porto per com`è stato concepito e progettato è stato ereditato dall`amministrazione che ho guidato a partire dal 2007».
Il giornalista del Fatto, inoltre, riferisce «in maniera imprecisa» che il porto è posto sotto sequestro. «I lavori – spiega Magorno – sono sospesi a motivo di una perizia suppletiva e variante migliorativa trasmessa al Dipartimento Politiche dell’Ambiente per le determinazioni di propria competenza e ancora in attesa di esito».
Il sindaco di Diamante, poi, passando alle altre questioni affrontate nell’articolo del quotidiano diretto da Antonio Padellaro, aggiunge: «Come membro della Commissione Giustizia ho condiviso e votato favorevolmente la modifica del 416 ter, riguardante lo scambio elettorale tra politici e mafia, ma non ho potuto partecipare al voto finale, che sarebbe stato conseguente ai precedenti passaggi, per irrinunciabili motivi di carattere personale. Non credo comunque – rileva ancora il deputato – che possa essere messo in discussione il mio impegno nel contrasto alla lotta alle mafie, visto che, tra le altre cose, da parlamentare sto conducendo una battaglia quasi isolata, per la costruzione della tenenza di Scalea e l`utilizzo della caserma dei carabinieri di Cetraro completata e assurdamente inutilizzata, in due luoghi simbolo per i gravi episodi di criminalità organizzata che vi si sono verificati e per la presenza di potenti clan della `ndrangheta».
Infine, riguardo all`incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di parlamentare, Magorno annuncia che il 16 settembre si terrà il consiglio comunale, già convocato a fine agosto, che sancirà la sua decadenza da primo cittadino.